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Cortina, scivola davanti al marito per oltre 100 metri e muore: escursionista lascia due figli

Una escursionista di quarantanove anni è precipitata per un centinaio di metri dal sentiero numero 421 che dal Rifugio Dibona sale al Pomedes, sopra Cortina (Belluno). La vittima, una mamma di Pesaro, si trovava assieme al marito al momento dell’incidente. Le manovre di rianimazione dei soccorritori sono risultate inutili.
A cura di Susanna Picone
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Drammatico incidente sabato pomeriggio 28 settembre a Cortina (Belluno). Una escursionista è precipitata per un centinaio di metri ed è morta dopo essere scivolata dal sentiero numero 421, che dal Rifugio Dibona sale al Pomedes. La vittima è una donna di quarantanove anni di Pesaro che al momento dell’incidente si trovava insieme al marito, che camminava solo a qualche metro da lei e che purtroppo non ha potuto far nulla per salvarla. I due erano da qualche giorno in vacanza insieme in montagna. Intorno alle 16 di ieri pomeriggio la Centrale del 118 è stata allertata per l’escursionista – Silvia Palazzi il suo nome – precipitata per un centinaio di metri, dopo essere scivolata dal sentiero numero 421 che dal Rifugio Dibona sale al Pomedes, nel gruppo delle Tofane.

L'escursionista raggiunta dal personale medico, ma i soccorsi sono stati inutili – La donna è stata raggiunta dal personale medico dell’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, che ha subito iniziato a praticarle le manovre di rianimazione. Sono poi intervenuti anche i soccorritori del Soccorso alpino della Guardia di finanza elitrasportati sul posto. Purtroppo però per la quarantanovenne non c’è stato nulla da fare. Una volta constatato il decesso, la salma ricomposta e imbarellata è stata trasportata al Rifugio Dibona in attesa del carro funebre. La quarantanovenne di Pesaro lascia due figli minorenni, un ragazzo di 15 anni e una ragazza di 12,

Il dolore del padre: "L'ho vista partire felice, tornerà in una bara" – Il quotidiano Il Resto del Carlino ha raccolto lo sfogo del padre della quarantanovenne: "A mia figlia piaceva molto la montagna, ci andava spesso d’estate, ma non riusciamo a capacitarci di cosa sia successo. So solo che l’ho vista partire da questa casa felice, sorridente, e la vedrò tornare in una bara di legno. Era la mia vita, e ora non ce l’ho più". Gli anziani genitori sono stati avvertiti ieri pomeriggio dallo stesso genero.

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