90 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Corruzione, la relazione di Cantone: “Serve meno burocrazia e una politica onesta”

Presentata la relazione annuale in Parlamento: corruzione è un “fenomeno sistemico, sottovalutato per troppo tempo, dice il Presidente dell’Anac, secondo il quale, tuttavia, le segnalazioni da parte di dipendenti pubblici sono ancora troppo poche. Arrivano comunque sopratutto dagli enti locali.
A cura di Biagio Chiariello
90 CONDIVISIONI
Immagine

La corruzione è diventata un "fenomeno sistemico" ed "è cambiata nella sua struttura, facendo capo ad organizzazioni, in qualche caso di tipo mafioso". Lo spiega il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, presentando la relazione annuale al Parlamento nella Sala della Regina di Montecitorio. “La corruzione non può essere affrontata in modo unilaterale, ma richiede interventi plurimi e contestuali: una repressione che funzioni, una prevenzione capace di inserire nel sistema gli anticorpi e un cambiamento culturale che comporti una maggiore consapevolezza dei cittadini” dice Cantone, nella sua prima conferenza stampa da quando è stato chiamata da Matteo Renzi al vertice dell’organismo. “La gran parte delle segnalazioni all’Autorità nazionale anticorruzione (circa il 68%) viene inviata a ‘titolo personale’, non solo da dipendenti pubblici ma anche da professionisti” dice l’ex magistrato anticamorra. Le segnalazioni riguardano “in modo particolare i comuni e gli enti pubblici locali (oltre la metà dei casi), cioè i soggetti istituzionali più vicini ai bisogni dei cittadini; è un segnale che dimostra come i cittadini si stanno impadronendo e apprezzando la novità”, ha affermato Cantone.

"Le indagini dell'ultimo periodo della magistratura, che va ringraziata per il grande impegno quotidianamente profuso – ha affermato Cantone -, hanno evidenziato come la corruzione sia divenuto un fenomeno sistemico, che alberga soprattutto negli appalti pubblici, ma di cui non sono scevri altri settori ed ambiti dell'amministrazione, non solo quelli per certi versi ‘scontati' delle concessioni ed autorizzazioni, ma anche altri ‘inattesi', quali quelli delle attività cosiddette sociali affidate al terzo settore".

Il monito di Cantone alla politica

Cantone ha poi rivolto un monito alla classe politica: "Occorre una burocrazia meno invasiva e più efficiente, una politica onesta, autorevole e credibile, un'impresa, che così come ha fatto nella lotta alle mafie, scelga di stare dalla parte giusta". Il magistrato ha puntato il dito anche contro le pubbliche amministrazioni sul fronte dei piani triennali anticorruzione, un obbligo introdotto per legge nel 2012 che da molti enti “è avvertito come un adempimento burocratico; la qualità dei documenti, infatti, in termini di metodo, sostenibilità ed efficacia è, in molti casi, insufficiente” ha riconosciuto il presidente dell’Anac. I piani sono stati comunque adottati dal 90% delle P.A. “e tra queste, più del 50% ha aggiornato il documento nell’ultima annualità”. Emergono però “varie criticità", tra cui "la sostanziale assenza di un'analisi del contesto esterno in cui opera l'amministrazione (in oltre l'80% dei casi)" o "la scarsa mappatura dei processi interni (puntuale solo nel 10% dei casi)" spiega.

Commissariamento appalti

Cantone ha poi evidenziato come lo strumento del commissariamento degli appalti "incriminati" abbia dato risultati nella "applicazione concreta" e ha dimostrato che “gran parte delle preoccupazioni espresse su di esso erano ingiustificate": la misura "è stata emessa solo in presenza di fatti oggettivi e particolarmente gravi ed ha consentito di portare a termine lavori pubblici complessi, in alcuni casi evitando anche conseguenze negative sul piano dell'occupazione. Nessun contrasto si è poi verificato con gli uffici giudiziari". Le segnala il presidente dell'anticorruzione Cantone nella relazione al Parlamento.

90 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views