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Coronavirus, “No alla corsa all’aperto, è un rischio”: i consigli del medico sportivo

“Anche se si corre in solitario è comunque un modo di esporre noi stessi e la comunità al rischio di contagio“ ha spiegato il presidente della Federazione europea medici dello sport, ricordando che “L’attività dentro casa è un buon sostitutivo anche in mancanza di giardino e terrazzo. Ci sono chat e programmi web che propongono schemi di allenamento per ogni livello”.
A cura di Antonio Palma
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“Andare a correre per strada è una fuga dai propri doveri civici ed è un rischio ulteriore per sé stessi e gli altri” così Francesco Casasco, presidente della Federazione europea medici dello sport e di quella italiana, interviene sul dibattito in merito alla necessità di attività sportiva all’aperto durante l’emergenza Coronavirus. In Italia infatti in queste ore divampa il dibattito pubblico sulla necessità di varare una nuova stretta sullo sport all’aperto per evitare ulteriormente casi di contatti e contagi da Covid-19. Alla luce dell’aumento dei contagi ma anche delle tante persone che ancora si muovono per le strade delle nostre città, sia le autorità locali sia quelle nazionali stanno pensando di inasprire le misure che vietano gli spostamenti come confermato dallo stesso ministro dello sport Vincenzo Spadafora.

“Anche se si corre in solitario è comunque un modo di esporre noi stessi e la comunità al rischio di contagio. Chi esce per fare jogging tende a sostare presso le panchine, fermarsi per lo stretching. Abitudini da dimenticare” ha sottolineato il medico sportivo Casasco intervistato dal Corriere della Sera. “Sono d’accordissimo con chi sostiene la linea di estremo rigore. Non ci devono essere zone grigie nei nostri comportamenti. E poi mi chiedo, all’improvviso gli italiani sono diventati tutti così sportivi?” ha aggiunto il presidente della Federazione dei medici dello sport invitando tutti gli italiani a fare attività in casa.

L’attività dentro casa è un buon sostitutivo anche in mancanza di giardino e terrazzo. Ci sono chat e programmi web che propongono schemi di allenamento per ogni livello. Bastano un tappetino e, per chi l’ha, una cyclette” ha sottolineato ancora Casasco, concludendo: “In questa fase così difficile per la nazione dobbiamo avere senso di responsabilità. Ognuno deve rinunciare a una parte dei propri interessi. Rispettiamo la scala dei valori. Spazziamo il campo da preoccupazioni ridicole di fronte a quanto sta succedendo. Il virus quando arriva non fa condoni né sanatorie”

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