L’idea della Coldiretti: “Convertire vino di bassa qualità in alcol”
Gli acquisti di alcol denaturato si praticamente triplicati (186%) nell'ultimo mese. La causa è chiaramente la pandemia da Coronavirus. La soluzione a questo problema potrebbe essere il vino. E cioè le eccedenze della produzione a disposizione del nostro Paese utilizzare per essere distillate ed ottenere alcol. La proposta è stata lanciata dal presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, alla ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova per la gestione dell'emergenza da Covid-19 in un comparto che garantisce 1,3 milioni di posti di lavoro.
L’associazione ha fatto sapere di aver presentato al governo il piano salva-vigneti con il quale, attraverso la distillazione volontaria, si andrebbero a togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari negli ospedali da nord a sud del Paese. La misura avrebbe inoltre l'importante effetto di favorire l'acquisto di alcol italiano che sugli scaffali è stato il prodotto che ha registrato il maggior incremento di vendite secondo Iri, ma anche di ridurre le eventuali eccedenze produttive.
Il piano della Coldiretti prevede anche la vendemmia verde su almeno 30.000 ettari per una riduzione di almeno altri 3 milioni di ettolitri della produzione sui vini di qualità in modo da evitare un eccesso di offerta, considerate le conseguenze della pandemia sui consumi internazionali e la chiusura di ristoranti, bar, strutture ricetti dopo che nel 2019 l'export di bottiglie Made in Italy ha raggiunto i 6,4 miliardi di euro, il massimo di sempre, pari al 58% del fatturato totale.