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Covid 19

Covid-19, Italiani rientrati da Wuhan, i genitori di Lorenzo: “Era barricato nello studentato”

La testimonianza dei genitori di Lorenzo, uno degli italiani rimasti bloccati a Wuhan per l’epidemia di Coronavirus e oggi finalmente ritornati in Italia dove rimarranno in quarantena alla Cecchignola di Roma. Studente universitario, era andato in Cina per uno scambio culturale, ma era rimasto bloccato a Wuhan.
A cura di Antonio Palma
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“C’è stata apprensione anche per le notizie di stampa, lui come altri studenti era quasi barricato nello studentato in attesa di notizie per il rimpatrio ma ha avuto sempre un atteggiamento positivo”, a parlare sono i genitori di Lorenzo, uno degli italiani rimasti bloccati a Wuhan per l’epidemia di Coronavirus e oggi finalmente ritornati in Italia dove rimarranno in quarantena alla Cecchignola di Roma. Il ragazzo, originario di Pescara ma studente universitario alla facoltà di legge a Trento, era andato in Cina per uno scambio culturale tra Atenei che doveva durare cinque mesi. "Dopo la fine dei corsi sarebbe dovuto rientrare il 28 ma purtroppo dopo le prime voci hanno chiuso l’aeroporto ed è rimasto boccato” hanno spiegato ai microfoni di Simona Berterame di Fanpage.it i due, accorsi oggi all’aeroporto Fiumicino di Roma per l’arrivo del figlio anche se non hanno potuto vederlo.

“Siamo stati informati ma siamo venuti lo stesso almeno per salutarlo da lontano e rivederlo visto che non lo vedevamo da settembre e anche per scaricare un po’ di tensione” hanno spiegato i due genitori, aggiungendo: “Gli avevano portato un cambio ma ci hanno detto che nemmeno quello potrà passare ma siamo contenti di averlo visto almeno passare”. In Cina per giorni Lorenzo, così come gli altri, è rimasto bloccato ma per lo studente, secondo i genitori, si è subito mossa sia l’università italiana sia quella locale di Wuhan. “Si sono subito attivati mettendosi a disposizione, l’università ha garantito l’approvvigionamento del cibo e addirittura dopo i primi giorni è stata riaperta anche la mensa solo per gli stranieri tra cui Lorenzo e un altro italiano”.

“Anche per piccoli problemi logistici come il trasporto verso il punto di raccolta, l’università si è mobilitata perché si trattava di un paio di ore a piedi ed è stata messa disposizione una navetta” ha spiegato il padre di Lorenzo. “Anche noi abbiamo cercato di tenere la calma, ci siamo preoccupati ma lui era tranquillo e ci rassicurava. Abbiamo avuto il sostegno di amici e parenti ma anche delle istituzioni e della Farnesina che è stata sempre vicina a lui e a noi”, hanno aggiunto, concludendo: “Lorenzo sta bene e siamo contenti di questa conclusione positività, ora speriamo di vederlo al più presto anche se non sappiamo quando”

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