Coronavirus, impianti di sci chiusi: “Italiani vanno a sciare in Francia, code a Chamonix”
“Potete venire a sciare dai noi in Francia, a Chamonix”. Polemiche in Valle d'Aosta sui turisti che risiedono a Courmayeur o in altre località della piccola regione e poi vanno a sciare in Francia dove gli impianti sono regolarmente aperti. Gli albergatori francesi, a quanto pare, non hanno paura di eventuali contagi da Coronavirus e hanno invitato gli appassionati di sci, compresi molti italiani, a recarsi nelle proprie località turistiche. Un esodo che ha sollevato la protesta a Courmayeur, dove gli impianti, come in tutto il resto d'Italia, sono chiusi a seguito del nuovo decreto per arginare l’epidemia da Covid-19.
Italiani vanno a sciare in Francia, proteste in Valle D'Aosta
I primi ad alzare la voce sono stati proprio gli albergatori di Courmayeur. "Se a pochi chilometri di distanza le misure di contenimento sono differenti – scrive su facebook il consigliere regionale Stefano Aggravi (Lega) – mi chiedo quale possa essere l'efficacia ottimale delle nostre limitazioni. Non è per polemica, ma per naturale logica che mi chiedo se non sia il caso di chiudere il Tunnel del Monte Bianco al traffico turistico". Sulla stessa scia anche il collega Roberto Luboz che critica la promozione della stazione d'oltralpe di La Rosiére: ”A cosa serve una Comunità Europea che permette ad una stazione sciistica confinante con un paese in zona rossa a pubblicizzare la propria apertura fino al 24 aprile?”. E anche la presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, è dello stesso avviso: “Che senso ha, allora, aver chiuso tutti i nostri impianti se poi c'è chi va a sciare Oltralpe, ad appena qualche chilometro da noi?? Vista l'emergenza occorre uno sforzo maggiore di responsabilità, prima di tutto da parte delle persone. Ci si sposti solo per comprovate ragioni di lavoro o di salute”.