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Covid 19

Covid-19, il Ministero della Salute: “Quarantena obbligatoria per chi torna dalla Cina”

Il ministero della Salute ha stabilito l’obbligo di quarantena “fiduciaria” domiciliare per chi torna da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni e “sorveglianza attiva” per chi è stato nelle aree a rischio: l’ordinanza è stata firmata in seguito alla conferma dei tre casi positivi al Coronavirus Covid-19 in Lombardia.
A cura di Ida Artiaco
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Dopo i sei casi confermati di contagio da Coronavirus Covid-19 nel Lodigiano, in Lombardia, il Ministero della Salute ha firmato un'ordinanza con la quale si stabilisce l'obbligo di quarantena "fiduciaria" domiciliare per chi torna da un viaggio in Cina negli ultimi 14 giorni e "sorveglianza attiva" per chi è stato nelle aree a rischio, cioè nel paese asiatico così come indicato dall'Organizzazione mondiale della Sanità, con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie locali al proprio rientro in Italia, dove si stanno studiando ulteriori misure per contenere nuove infezioni rispetto a quelle già messe in campo dall'inizio dell'emergenza. La proposta era già stata avanzata dal virologo Roberto Burioni, che da giorni si dice preoccupato sull'evoluzione della situazione.

Le notizie che arrivano dalla Lombardia non sono positive ma niente allarmismi. "Sono tutti adulti" e "sono in condizioni serie" le sei persone positive al Coronavirus ha spiegato il governatore della Regione, Attilio Fontana, intervistato da SkyTg24 aggiungendo che "il primo paziente è ricoverato al Sacco, gli altri sono tutti a Codogno. Si tratta di una diagnosi impegnativa ma non così drammatica".

Il Coronavirus "ora è presente anche in Italia e la fase nuova è segnata dalla presenza di casi di trasmissione secondaria dell'infezione" come quelli rilevati in Lombardia, ha detto Walter Ricciardi, membro del consiglio esecutivo dell'Oms. La trasmissione secondaria, ha chiarito, si determina con l'acquisizione della malattia in un soggetto non proveniente direttamente dalle aree a rischio e cioè dalla provincia cinese dell'Hubei. Intanto, mentre in tutto il Paese cresce il panico per la presenza di possibili contagi, il segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale, Silvestro Scotti, ha annunciato che tutti i medici di famiglia "prima di fare una visita domiciliare o di ricevere in studio un paziente con sintomi sospetti da nuovo coronavirus, faranno un triage telefonico. L'obiettivo è di evitare contatti a rischio". A breve tutti i medici di famiglia riceveranno per e-mail una scheda con le modalità del triage telefonico.

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