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Covid 19

Coronavirus, Elisa Vicenzi: “Escluso si tratti di un prodotto da laboratorio sfuggito di mano”

Secondo Elisa Vicenzi, capo della ricerca del San Raffaele di Milano ed esperta di Sars, il Coronavirus non è nato in laboratorio. In una intervista a La Stampa ha affermato che “l’origine più probabile è una delle 1200 specie di pipistrello, quella a ferro di cavallo. Questo virus è intelligente, si indebolirà col tempo e sarà anche meno contagioso. Le cose dovranno andare peggio prima di andare meglio”.
A cura di Ida Artiaco
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"Questo virus è intelligente, si indebolirà col tempo e sarà anche meno contagioso". Parola di Elisa Vicenzi, capo della ricerca del San Raffaele di Milano, esperta di Sars e di altri tipi di virus, dalla Zika all'influenza suina, al momento a capo di una squadra sul nuovo Coronavirus finanziata da Dolce e Gabbana insieme ad Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Humanitas. In una lunga intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, Vicenzi ha spiegato a che punto è il suo studio sul nuovo virus e perché è assolutamente da escludere che sia stato creato in laboratorio, come molti hanno sostenuto. "Non esiste niente di simile da cui partire . ha sottolineato l'esperta -. L’origine più probabile è una delle 1200 specie di pipistrello, quella a ferro di cavallo. Con un probabile ospite intermedio, che secondo il consorzio di ricerca Next strain, ha la stessa sequenza genetica del pangolino, un formichiere utilizzato dalla medicina cinese".

Per evitare il virus, oltre alle misure di contenimento che si stanno osservando in questi giorni, per la ricercatrice bisogna evitare la paura. "La paura – ha affermato – è nemica della salute, perché genera stress e indebolisce il sistema immunitario. Sull’alimentazione le vitamine come la B12 o la D, che viene col sole, sono fondamentali. Una dieta varia e ricca di vitamina C aiuta. Vale la regola delle cinque porzioni di frutta o verdura al giorno". Sull'origine della catena di contagi che si sono verificati anche in Italia, Vicenzi ha spiegato che si sarebbe trattata di una "sfortunata catena d’infezione iniziata da un asintomatico o con sintomi sottovalutati. Sono questi ultimi a preoccuparmi, perché continuano a trasmettere il virus. Bloccare i voli diretti con la Cina non è bastato, anzi potrebbe aver aumentato le persone che hanno fatto scalo e sono arrivate in Italia senza controllo con un effetto boomerang. È una situazione complessa e ancora in evoluzione, ma le cose dovranno andare peggio prima di andare meglio e il caldo non è detto che aiuti". Covid-19 è solo l'ultima di una serie di patologie scoperte negli ultimi anni e che hanno dato vita a vere e proprie epidemie: "Iniziano negli anni ’80 con l’Hiv – ha concluso -, poi c’è una pausa e si intensificano: nel 2003 la Sars, nel 2005 l’Aviaria, nel 2009 la Suina, nel 2016 Zika e ora questa. Tutte di origine animale. Il mondo è più collegato e in Asia o in Africa la sovrappopolazione altera lo spazio della natura con commistioni tra uomo, animali domestici e selvatici. Cambiamenti climatici e sottosviluppo fanno il resto".

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