Consiglio superiore della Sanità: “In Italia l’indice di trasmissione del contagio è sceso a 0,8”
In Italia l'indice di trasmissibilità del contagio, quello che gli esperti chiamano R con zero, da Coronavirus è finalmente arrivato sotto il valore di 1. Precisamente, ha sottolineato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della Sanità, è sceso attorno allo 0,8. Lo ha comunicato nel corso del consueto punto stampa della Protezione civile in cui è stato reso noto anche il bollettino giornaliero dell'emergenza Covid-19 nel nostro Paese. La notizia è molto positiva: significa infatti che un singolo malato può infettare a sua volta in media meno di un'altra persona.
Un risultato che già il ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva definito nei giorni scorsi "straordinario se si pensa che solo poche settimane fa eravamo oltre il 3 e in alcune aree del paese siamo arrivati addirittura a 4, questo significa che ogni persona contagiata ne contagiava altre 3 o 4, quindi c’era una moltiplicazione di tipo esponenziale e la curva cresceva in maniera drammatica". Il dato, per altro, colloca l’Italia appena un decimo di punto al di sopra della Germania, che ha lo o,7 e che già da lunedì è pronta a riaprire gradualmente parte del Paese.
Mantenere l'indice R con zero su questi valori sarà uno degli obiettivi principali della famosa fase 2, che in Italia dovrebbe cominciare il prossimo 4 maggio con la fine del lockdown totale. Tuttavia, ha aggiunto sempre Locatelli in conferenza stampa, per mantenerlo su questi livelli, e farlo scendere ancora "dobbiamo impiegare cinque strumenti: contact tracing, uso tamponi, dispositivi di protezione individuale, permanenza dei Covid hospital, implementazione dell'efficacia della medicina territoriale". E, "aggiungo – ha concluso – la responsabilità dei comportamenti individuali".
