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Esami di Maturità 2024

Commissari esterni, due prove scritte e colloquio: tutte le novità della Maturità 2023

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso noto come sarà la Maturità 2023. Tante le novità, che guardano tuttavia al passato pre-Covid: tornano le commissioni esterne, le due prove scritte e Invalsi come requisito di ammissione.
A cura di Ida Artiaco
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Studenti pronti per la prima prova della maturità (LaPresse).
Studenti pronti per la prima prova della maturità (LaPresse).
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L'esame di Maturità 2023 cambia veste e guarda al passato pre-Covid. È quanto è stato deciso dal Ministero della Salute e del Merito, che nelle scorse ore ha pubblicato la nota informativa relativa proprio alla prova di fine quinto anno alle superiori.

Tante le novità: lo svolgimento delle prove Invalsi tornano ad essere requisito di ammissione di esame, ma soprattutto l’esame sarà costituito da due prove scritte (quella di italiano e la seconda di indirizzo) più il colloquio. Ecco, di seguito, come cambia la Maturità 2023.

Le prove scritte della Maturità 2023

Stando alle volontà del ministro dell'Istruzione e del Merito, Valditara, la Maturità 2023 consisterà nelle due prove scritte (italiano e materia di indirizzo) e di un orale che varranno 20 punti ciascuna. La seconda prova potrebbe essere mista (latingreco, matefisica) oppure soltanto di una sola materia. Al classico ci sono più chances che la versione sia di greco per la regola dell’alternanza.

Le materie si sapranno entro la fine di gennaio. Per quanto riguarda la prova di italiano, uguale per tutti gli indirizzi, il Ministro consiglia agli studenti di leggere libri e anche i giornali per informarsi sull’attualità. Verranno proposte sette tracce, trasversali a tutti gli indirizzi di studio, che potranno fare riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale.

Il colloquio orale

Il colloquio della Maturità 2023 si svolgerà in chiave multi e interdisciplinare al fine di valutare la capacità dello studente di cogliere i nessi tra i diversi saperi collegandoli opportunamente tra loro e sarà finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale. Anche questa prova varrà 20 crediti.

La votazione finale

La valutazione finale, secondo normativa vigente, si definirà con il riparto dei 100 punti a disposizione della commissione, come segue: credito scolastico massimo 40 punti; primo scritto massimo 20 punti; secondo scritto massimo 20 punti; colloquio massimo 20 punti. Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato è di sessanta centesimi.

Valditara si è riservato di non far contare il Pcto (le esperienze di quella che una volta si chiamava alternanza scuola-lavoro) perché non tutti gli studenti le hanno svolte. Mentre le prove Invalsi tornano ad essere requisito di ammissione, anche se non influenzeranno il voto.

Le commissioni saranno (di nuovo) esterne

Le commissioni dell’esame di Stato torneranno ad assumere l’ordinario assetto pre-pandemia e saranno composte da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre membri interni all’istituzione scolastica e tre membri esterni.

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