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Come le imprese possono ottenere i rimborsi sui dispositivi di protezione individuale

Al via Impresa SIcura, il nuovo bando attivato da Invitalia per rimborsare le imprese che hanno dovuto comprare dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale per i propri dipendenti durante l’emergenza coronavirus. Per le richieste si parte l’11 maggio, sono 50 milioni di euro le risorse disponibili.
A cura di Antonio Palma
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Via libera ai rimborsi per le imprese che hanno dovuto comprare dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale per i propri dipendenti durante l'emergenza coronavirus. Come previsto dal cosiddetto  decreto Cura Italia, varato a marzo dal governo e appena trasformato in legge con la pubblicazione in gazzetta ufficiale, per le imprese che hanno acquistato DPI infatti è partito il bando per i rimborsi che saranno erogati attraverso Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del Ministero dell'Economia. Sono 50 milioni di euro le risorse disponibili prelevati dal fondo Inail.

Chi può partecipare al bando rimborsi

Al bando posso partecipare tutte le imprese operanti in Italia, di qualunque dimensione, che sono regolarmente costituite e iscritte come “attive” nel Registro delle imprese e che abbiano dovuto acquistare nel periodo di emergenza DPI per garantire la sicurezza dei propri lavoratori. Sono escluse le aziende in liquidazione volontaria e  quelle sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria. L’importo massimo rimborsabile è di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa richiedente mentre il tetto massimo per ogni singola azienda è di 150mila euro. Le spese devono essere avvenute tra il 17 marzo 2020 e la data della richiesta e vanno dimostrate con fatture o ricevute. L'Importo minimo rimborsabile non  può essere inferiore a 500 euro.

Quali sono i dispositivi rimborsabili

Il bando prevede il rimborso di tutte le mascherine classificate come Dpi e di tutti gli altri strumenti di protezione che rispettano tutti i requisiti di sicurezza: mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3; guanti in lattice, in vinile e in nitrile; dispositivi per protezione oculare; indumenti di protezione quali tute e/o camici; calzari e/o sovrascarpe; cuffie e/o copricapi; dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea; detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.

La fase uno della richiesta di rimborso

Il rimborso avverrà attraverso tre fasi e le domande devono essere presentate in modalità telematica attraverso il sito di Invitalia. Nella prima fase, che partirà l'11 maggio 2020 e terminerà il 18 maggio 2020, le imprese interessate dovranno prenotare il rimborso attraverso lo sportello informatico dell’Agenzia Invitalia, dalle ore 9.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì. Le istruzioni operative saranno pubblicate almeno cinque giorni prima della data di apertura dello sportello informatico.

Fase due e tre del rimborso

Nella fase due, sempre attraverso il sito web dell’Agenzia Invitalia, sarà pubblicato l’elenco di tutte le prenotazioni delle imprese accettate, ordinate secondo un ordine cronologico. Solo nella fase tre le imprese la cui prenotazione risulta nell’elenco e in posizione utile possono compilare la domanda di rimborso attraverso la procedura informatica. La domanda potrà essere compilata dalle ore 10 del 26 maggio alle ore 17 dell’11 giugno 2020. I rimborsi verranno effettuati entro il mese di giugno.

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