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Colpo alla ‘ndrangheta, arrestato il super latitante Salvatore Morelli: era a cena col cognato

Morelli sorpreso dai carabinieri in un’abitazione mentre era a cena con un altro latitante che con lui condivideva l’ordine di cattura, il cognato Domenico Tomaino.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo colpo alla ‘ndrangheta calabrese, con un blitz scattato nella tarda serata di ieri, i carabinieri del comando provinciale di Vibo Valentia hanno arrestato il super latitante Salvatore Morelli, ritenuto elemento di vertice della locale ‘ndrina. Morelli è stato sorpreso in un’abitazione di Conidoni, una frazione di Briatico, sempre in provincia di Vibo Valentia, mentre era a cena con un altro latitante che con lui divideva l’abitazione, il cognato Domenico Tomaino. Vista la caratura degli arrestati e la conformazione dell’area, al blitz hanno partecipato decine di militari dell’arma d diversi reparti tra cui il personale dei Cacciatori di Calabria, del Nucleo Investigativo Provinciale, del Raggruppamento Operativo Speciale e del Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri.

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I due latitanti erano destinatari di una misura di custodia cautelare in carcere emessa ormai quasi due anni fa dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nell’ambito di una vasta operazione, denominata “Rinascita Scott”, volta a smantellare i clan locali e che portò in cella oltre trecento persone. Il provvedimento emesso il 19 dicembre del 2019 aveva portato in carcere numerosi altri indagati considerati appartenenti a vario titolo al locale gruppo della criminalità organizzata. Nei confronti dei due arrestati nelle scorse ore, il giudice ritenne validi i gravi indizi a loro carico circa il ruolo di rilevo nella locale di ‘ndrangheta di Vibo Valentia. I due si erano però sottratti all’arresto dandosi alla fuga. Nel frattempo il procedimento a loro carico è proseguito fino  al maxiprocesso penale che ora in fase dibattimentale nell’aula bunker di Lamezia Terme.

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Oltre al 38enne Salvatore Morelli, ritenuto esponente di primo piano della ‘ndrina dei “Ranisi, e al 29enne Domenico Tomaino, nell’abitazione era presente anche una donna, che ora è stata arrestata per favoreggiamento personale: nei suoi confronti disposti gli arresti domiciliari. Nel covo i carabinieri hanno sequestrato anche due pistole anche se i due arrestati non hanno opposto resistenza. Per loro si sono aperte le porte del carcere di Vibo in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

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