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Cambiamenti climatici

Clima: gli ultimi 3 mesi sono stati i più caldi da 72 anni, in autunno rischio eventi estremi

Il Tenente Colonnello Attilio Di Diodato, del Servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare: “Il trimestre maggio-luglio 2022 è stato a livello nazionale il più caldo dal 1950 ad oggi. Precipitazioni diminuite del 30%, e in autunno rischio eventi estremi. Colpa dell’attività umana e delle emissioni di CO2”.
Intervista a Attilio Di Diodato
Tenente Colonnello - Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare
A cura di Davide Falcioni
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Coperte per tenere "al fresco" i ghiacciai
Coperte per tenere "al fresco" i ghiacciai
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Gli ultimi tre mesi sono stati i più caldi da 72 anni a questa parte. Le temperature in Italia sono state sensibilmente più alte rispetto alla media del periodo mentre le precipitazioni decisamente inferiori, provocando grave siccità. Lo zero termico nel mese di luglio ha superato in 27 occasioni i 5mila metri di quota, determinando un'accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai sull'arco alpino, mentre in autunno saranno possibili eventi meteo estremi – come cicloni mediterranei – a causa del surriscaldamento dei mari.

A determinare tutto ciò è l'attività umana: nonostante le raccomandazioni della comunità scientifica, infatti, le emissioni di gas serra sono in costante aumento e senza una riduzione immediata le conseguenze in futuro saranno ben più gravi di quelle che già oggi osserviamo. A spiegarlo, dati alla mano, è il tenente colonnello Attilio Di Diodato, del Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare, intervistato da Fanpage.it.

Il Tenente Colonnello Attilio Di Diodato
Il Tenente Colonnello Attilio Di Diodato

È stata davvero un’estate caratterizzata da un caldo eccezionale?

Da maggio alla fine di luglio le temperature sono state molto elevate su tutto il Paese: si è trattato di un'ondata di calore molto intensa, le temperature sono state superiori alla media del periodo e le precipitazioni inferiori. A determinare questo andamento climatico è stata la presenza sulle nostre regioni – ma anche sul resto dell'Europa settentrionale – di una persistente alta pressione di origine africana molto ben strutturata. Il soleggiamento è stato molto intenso e l'alta pressione – comprimendo l'aria – l'ha ulteriormente riscaldata. La combinazione di questi effetti ha dato origine a temperature altissime: alcune nostre stazioni meteorologiche hanno riportato valori superiori ai 40 gradi. Sottolineo che si tratta di misurazioni che rispettano standard internazionali, con termometri di altissima precisione posizionati all'ombra e in zone ben arieggiate.

Cosa dicono i dati statistici in vostro possesso?

Abbiamo condotto un'analisi attraverso il Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aerospaziale, facente capo all'Aeronautica Militare. Abbiamo preso in considerazione una settantina di stazioni meteo sparse su tutto il territorio nazionale e trattato i dati rilevati, confrontandoli con le medie climatiche del trentennio 1981-2010.

L'andamento della temperatura in Italia nel trimestre maggio-giugno-luglio rispetto alla media di riferimento
L'andamento della temperatura in Italia nel trimestre maggio-giugno-luglio rispetto alla media di riferimento

E cosa è emerso da questo studio?

Che il trimestre maggio-luglio 2022 è stato a livello nazionale il più caldo dal 1950 ad oggi, leggermente superiore anche a quello della torrida estate del 2003. La temperatura è stata di 2,6 gradi superiore rispetto alla media climatologica del periodo di riferimento, 1981-2010. Abbiamo inoltre rilevato che l'aumento della temperatura non è stato omogeneo su tutto il territorio nazionale; le stazioni del nord hanno evidenziato ad esempio che gli ultimi tre mesi non sono stati i più caldi, mentre al centrosud il caldo ha fatto registrare effettivamente livelli record negli ultimi 72 anni. Siamo andati oltre e abbiamo condotto un'analisi anche su quello che è successo negli strati superiori, in particolare osservando la quota a cui si raggiunge lo zero termico.

Come viene effettuata questa rilevazione?

Attraverso dei radiosondaggi. L'Aeronautica ha sei stazioni sparse in tutta Italia: a Cameri, Udine, Pratica di Mare, Galatina, Trapani e Decimomannu. Da questi siti due volte al giorno – alle 2 e alle 14 – vengono lanciati dei palloni aerostatici dotati di sonde che rilevano le variabili metereologiche principali come temperatura, umidità, pressione e velocità del vento. Secondo questi dati molto spesso (27 volte, per l'esattezza) nel mese di luglio lo zero termico è stato rilevato a oltre 5mila metri di quota, con il valore più alto di 5.206 metri a Trapani. È un dato molto indicativo: significa che sull'intero arco alpino, in quei giorni, i ghiacciai e le nevi perenni si trovavano a temperature che ne causavano la fusione. Insomma, l'ondata di calore ha avuto conseguenze importanti non solo al suolo ma anche in alta quota sui ghiacciai.

La mappa dello zero termico di venerdì 29 luglio
La mappa dello zero termico di venerdì 29 luglio

Da mesi l'Italia è alle prese con la siccità. Cosa emerge dalle vostre rilevazioni?

Per quanto riguarda le precipitazioni il dato che emerge è  quello di una siccità che si è protratta costantemente a maggio, giugno e luglio 2022. A livello nazionale le precipitazioni sono diminuite del 30% rispetto alla media climatica (1981-2010). Nel dettaglio: al nord le precipitazioni sono state inferiori del 40% rispetto ala media, mentre al centro-sud maggio e giugno sono stati molto secchi, mentre a luglio è piovuto un po' di più alzando leggermente la media.

L'andamento delle precipitazioni nel trimestre maggio-giugno-luglio 2022 rispetto alla media
L'andamento delle precipitazioni nel trimestre maggio-giugno-luglio 2022 rispetto alla media

C'è il rischio che nei prossimi mesi si verifichino eventi meteo estremi?

Sì, dobbiamo tenere conto che questa situazione di alte temperature così persistenti si ripercuote sulla temperatura dei mari. Eventuali anomalie positive in estate (e per ora siamo anche dell’ordine di 4 gradi) daranno luogo ad un rilascio di vapor d’acqua maggiore in autunno, attivando dei processi convettivi  con la possibilità di formazione di cicloni mediterranei – i cosiddetti medicane – che daranno origine a intensi fenomeni associati sia a livello di precipitazione che di venti.

Andamento della temperatura superficiale media del mare
Andamento della temperatura superficiale media del mare

Quali sono le cause di questa situazione? C'è una correlazione con l'attività umana o si è trattato "casualmente" di un'estate anomala?

Parlare di casualità lascia ormai il tempo che trova. Negli ultimi 15 anni le estati sono sempre più calde, quindi sicuramente la causa di questa ondata di calore va ricercata nel cambiamento climatico e nell'attività antropica, ovvero l'azione dell'uomo. Su questo la comunità scientifica è ormai concorde.

In che modo l'Aeronautica Militare collabora con l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC)?

Mettiamo costantemente a disposizione della comunità scientifica i dati che raccogliamo, riversandoli in un database a cui hanno accesso esperti di clima di tutto il mondo. In particolare, per quanto riguarda la CO2 (uno dei gas serra più importanti e monitorati), l'Aeronautica vanta un record: è stata la prima in Europa ad effettuare misurazioni sulla stazione del Monte Cimone nel 1979, seconda solo alla stazione quella di Mauna Loa, alle Hawaii. La peculiarità del nostro sito di misurazioni è che si trova a 2.175 metri di altitudine, al di sopra dello "strato limite planetario", ovvero il livello in cui l'atmosfera non è più influenzata direttamente da quello che avviene al suolo.

Il centro dell'Aeronautica Militare sul Monte Cimone
Il centro dell'Aeronautica Militare sul Monte Cimone

Cosa emerge dalle vostre osservazioni sul Monte Cimone?

La situazione è preoccupante. L'aumento dei livelli di CO2 è costante, siamo ormai a ridosso delle 420 parti per milione, un valore molto molto elevato che da tempo ha superato i livelli di guardia indicati dall'IPCC. Anche se chiudessimo immediatamente tutti i "rubinetti" di anidride carbonica la temperatura del pianeta continuerebbe a salire, ma lievemente. Se invece perderemo ancora tempo, se non limiteremo da subito le emissioni, le conseguenze saranno sempre più gravi. Dobbiamo intervenire ora, prima possibile. Ripeto: la situazione è molto preoccupante, gli allarmi della comunità scientifica sono pienamente giustificati.

Andamento della concentrazione di CO2 in atmosfera
Andamento della concentrazione di CO2 in atmosfera

È possibile effettuare previsioni meteo sul lungo periodo?

Sì, ma dobbiamo considerare che le previsioni di lungo periodo sono molto diverse da quelle che siamo abituati a consultare quotidianamente, che hanno una buona affidabilità al massimo per dieci giorni. Se vogliamo prolungare il tempo da analizzare dobbiamo cambiare approccio, considerare che si tratta di previsioni probabilistiche e sapere che possiamo conoscere al massimo lo scostamento di alcuni dati dalla media stagionale grazie modelli matematici e a supercomputer in grado di condurre centinaia di migliaia di miliardi di operazioni al secondo. Dobbiamo inoltre tenere conto di variabilità climatiche che hanno ripercussioni su aree distanti anche migliaia di chilometri. Ad esempio l'Anticiclone delle Azzorre e il ciclone in Islanda – sebbene molto lontani – interferiscono strettamente, e se la pressione aumenta da una parte diminuisce dall'altra. Tale dinamica è fondamentale, perché modifica il clima nel Mediterraneo con tempistiche di 3-4 settimane. Un altro esempio: l'oscillazione meridionale El Niño o La Niña (attualmente in atto) può avere conseguenze anche da noi, e anche nell'arco di mesi.

Perché le previsioni di lunga durata sono molto importanti?

Non servono molto al cittadino comune, ma a chi deve prendere decisioni sia a livello pubblico che privato. Per il Dipartimento della Protezione Civile ad esempio è fondamentale sapere in anticipo se l'estate sarà molto calda e se di conseguenza potranno esserci molti incendi. Per la Società Autostrade invece è importante sapere se l'inverno sarà molto rigido, e se quindi è necessario approvvigionarsi di molto sale. Poi ci sono altri settori strategici, come l'energia, l'agricoltura e il turismo…

Cosa dobbiamo attenderci nelle prossime settimane/mesi?

La prossima settimana, quella che ci porterà a ferragosto, avremo ancora temperature leggermente superiori alla norma al nord e sul versante tirrenico centro-settentrionale, mentre al centrosud i valori saranno nella norma. Per quanto riguarda le precipitazioni saranno invece inferiori alla media del periodo, anche se torneranno le piogge nelle aree montuose centro-meridionali. Nelle settimane a seguire non registriamo segnali importanti: le precipitazioni saranno nella media del periodo, quindi scarse, mentre le temperature fino a inizio settembre saranno leggermente superiori alla media. Secondo le nostre previsioni stagionali, che si spingono fino a ottobre, le temperature saranno più alte di circa un grado rispetto alla media del periodo, tranne in Pianura Padana e sull'Alto Adriatico, dove l'anomalia sarà molto più importante e si supereranno i 2 gradi in più rispetto alla norma. E ripeto: in autunno potrebbero verificarsi medicane a causa dell'aumento della temperatura del mare.

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