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“Ci sono ragazzi che vedono film mentre guidano”: i dati sui comportamenti al volante degli europei

Uso dello smartphone, consumo di alcolici e niente cintura di sicurezza i principali problemi degli europei alla guida. I risultati del 13° Barometro della guida responsabile della Fondazione Vinci Autoroutes evidenziano un quadro preoccupante.
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Uso costante del cellulare, guida in stato di ebbrezza, c'è addirittura chi si vede film al volante: i conducenti, in Europa, hanno troppo spesso comportamenti pericolosi alla guida. Il quadro complessivo che emerge dal 13° Barometro della guida responsabile, da poco pubblicato dalla Fondazione Vinci Autoroutes, non è certo dei migliori.

Particolarmente allarmanti i dati che riguardano le persone più giovani, specialmente quelli relativi all’uso di dispositivi durante la guida.

L’indagine è stata portata avanti da Ipsos, specialista in ricerche di mercato e sondaggi, che ha considerato un campione di 12.400 persone in 11 diversi Paesi europei.

Il risultato di questo lavoro che viene svolto annualmente è una fotografia abbastanza esaustiva dei comportamenti degli europei alla guida, con lo scopo di analizzare la loro evoluzione temporale così da poter anche orientare campagne e politiche di prevenzione.

Gran parte dei rischi corsi per strada sono legati all’uso dello smartphone: oltre a messaggi, chiamate e social, dal report emerge che ben il 23% dei giovani presi in esame con meno di 35 anni guarda video e addirittura film mentre guida.

Si tratta comunque di un problema non solo generazionale: oltre la metà degli adulti sopra i 55 anni telefona alla guida, numero che in Italia cresce fino al picco del 67%. In particolare, una discreta fetta di lavoratori ha ammesso di partecipare a riunioni telefoniche di lavoro durante gli spostamenti in macchina, sottovalutando i rischi.

Fondazione Vinci Autoroutes. 13° Barometro della guida responsabile. Infografica tratta da Fondazione Vinci Autoroutes
Fondazione Vinci Autoroutes. 13° Barometro della guida responsabile. Infografica tratta da Fondazione Vinci Autoroutes

Indicativo è anche il dato sull’uso dei telefoni con il Bluetooth: si tende a pensare che questa connessione senza fili nasca quasi appositamente per permettere di parlare liberamente al telefono mentre si è in macchina, senza incorrere in sanzioni, ma così facendo si sottovaluta comunque la pericolosità legata all’uso del dispositivo.

Infatti, più della metà degli automobilisti fa chiamate e invia messaggi in questo modo, ma di questa ampia fetta sono pochissimi quelli consapevoli dei rischi, come ad esempio distrazioni dovute alla digitazione per avviare una chiamata. I dati confermano che almeno il 18% di chi usa abitualmente il Bluetooth ha già avuto, o ha almeno sfiorato, un incidente stradale per questo motivo.

Resta problematica la questione del consumo di alcolici: il 6% degli intervistati europei (il 17%, se si considerano gli under 35) ammette di aver guidato in stato di ebbrezza.

Altro numero allarmante è quello relativo all’utilizzo della cintura di sicurezza. Questo sistema di protezione che dovrebbe essere automatico – anche perché ripetuto di continuo sin da bambini – viene invece sottovalutato da una gran parte dei giovani al volante: quasi 1/3 dei guidatori tra i 18 e i 24 anni non indossa infatti la cintura alla guida.

L’indagine 2023 ha mostrato come certi comportamenti siano difficili da modificare, poiché radicati in un senso comune ormai consolidato. Gli automobilisti europei, quindi, sempre più facilmente non osservano le regole stradali, e questa consapevolezza si riflette nella percezione generale, con l’aumento delle testimonianze (84% degli intervistati) di chi non si sente al sicuro per strada, principalmente a causa degli altri automobilisti.

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