Chiede di non sparare botti nell’area cani: studentessa picchiata a Parma da un papà
Una ragazza che porta a passeggio il suo cane in città e che per aver semplicemente chiesto a dei ragazzini di evitare di sparare dei botti nei pressi dell’area cani viene picchiata dal genitore di uno di loro. La denuncia di Virginia, studentessa universitaria di ventisei anni, arriva da Parma. Lì nella sua città, mentre domenica si trovava col suo cane in piazzale Lubiana, sarebbe stata aggredita da un quarantenne del posto evidentemente perché “colpevole” di aver chiesto al figlio e agli amici di smetterla di spaventare con i botti il suo cane. La giovane, aggredita dopo una discussione con il genitore, è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari che le hanno prescritto una prognosi di ben 30 giorni. Presa per il collo e battuta contro un muro, Virginia ha spiegato di aver rimediato la lussazione della spalla. Sull'episodio indagano i carabinieri, intervenuti subito sul posto dopo la chiamata della studentessa.
La solidarietà del sindaco di Parma – Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti ha commentato la vicenda sulla sua pagina Facebook: “Virginia mi ha scritto ieri in privato, facendomi presente l’episodio. Quel che è avvenuto è un fatto grave. Solidarietà a lei e un augurio affinché le forze dell’ordine accertino la realtà dei fatti”, si legge in un post nel quale il primo cittadino parla di “senso di comunità”. “È mai possibile – si chiede Pizzarotti – che pensieri differenti finiscano per farci offendere o litigare violentemente o, nei casi peggiori, alzare le mani? Un augurio per il 2020 è ritrovare il senso di comunità: rispettare l’altro qualunque sia il proprio modo di intendere il mondo. Non abbiamo bisogno di guide o persone illuminate: abbiamo bisogno di riuscire a essere un po’ più solidali l’un con l’altro, ogni giorno di più. A Virginia, che da quanto leggo ha semplicemente espresso un principio sacrosanto, va l’abbraccio della Giunta. Ha fatto quello che sentiva giusto fare. Alzare le mani è un fatto indegno”, ha concluso.