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Alluvione Emilia Romagna 2023

Cesena, avvocato estratto dal seminterrato allagato: “Ero letteralmente con l’acqua alla gola”

Emanuele Gentili, avvocato 50enne, è stato salvato dai residenti di Cesena dopo essere rimasto intrappolato in un seminterrato in seguito all’esondazione del Savio.
A cura di Biagio Chiariello
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"Ero letteralmente con l’acqua alla gola. Se non fosse stato per il provvidenziale intervento di alcuni passanti oggi i miei piangerebbero un altro morto". Se l'è vista davvero brutta Emanuele Gentili, avvocato 50enne, salvato dai soccorsi durante l’esondazione del fiume Savio nel centro di Cesena.

L'uomo era rimasto intrappolato in un seminterrato, invaso dallʼacqua. Immediato lʼintervento di residenti, uomini della protezione civile e carabinieri. La grata a protezione della finestra, su cui Gentili batteva i pugni chiedendo aiuto, è stata divelta. Il vetro è stato poi rotto a martellate e lʼuomo così è stato tratto in salvo. Nel solo comune romagnolo (e provincia) si sono contati quattro degli 8 morti dell'alluvione che ha devastato l'Emilia Romagna.

L'avvocato ha spiegato perché si trovava lì: "Quando cominciava ad arrivare l’acqua della piena sono andato in quella che è la nostra sala riunione — racconta al Corriere della Sera — volevo mettere in sicurezza alcuni fascicoli e documenti per evitare che andassero completamente distrutti".

In pochi istanti ha intuito di essere in trappola:

In pochi secondi il livello dell’acqua è passata da 50 centimetri ad oltre un metro e mezzo. La furia del la piena ha letteralmente spaccato il vetro della finestra e il locale è si rapidamente allagato. Ho cercato scappare dalla porta, ma questa era bloccata proprio dall’acqua e dal fango".

A quel punto ha cominciato ad urlare e battere forte con le mani su quel che restava del vetro della finestrella. Il resto è storia nota.

Fortunatamente delle persone che non conosco hanno capito che ero in pericolo e si sono subito date da fare. Sono state straordinarie, ma mi stancherò di ringraziarle. Per tirarmi fuori hanno agganciato un cavo all’inferriata di protezione della finestra e dall’altra parte ad un mezzo pesante, riuscendo a strapparla via. Quindi hanno spaccato quel che restava del vetro e mi hanno tirato fuori a forza di braccia. Qualche minuto ancora e non averi avuto scampo" dice Gentili.

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