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Cavallo campione in gara ma lasciato morire di stenti in vecchiaia: processo per la morte di “Re Furio”

Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Sassari, i proprietari “lo alimentavano e abbeveravano saltuariamente, facendogli mancare per più giorni consecutivi acqua e cibo vitali per la sopravvivenza, fino a provocarne il decesso”. Una fine ingenerosa per un animale che aveva vinto più competizioni nel corso della sua vita.
A cura di Antonio Palma
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Campione purosangue osannato durante la gioventù quando vinceva nei più prestigiosi ippodromi d'Italia ma lasciato morire di stenti senza cibo e acqua in vecchiaia, è la triste vicenda di "Re Furio", cavallo purosangue inglese per la cui morte sono ora a processo gli ultimi proprietari. Il quadrupede è morto di fame e sete a 11 anni nelle campagne di Sorso, in provincia di Sassari, due ani fa dopo essere stato lasciato a se stesso in un podere deserto in cui non aveva libero accesso a cibo e acqua. Secondo l’accusa, rappresentata dalla pm di Sassari Maria Paola Asara, i proprietari avrebbero "cagionato lesioni o comunque sottoposto il cavallo a comportamenti e fatiche insopportabili per le sue caratteristiche etologiche, dopo averlo abbandonato nel periodo estivo in un fondo privo di riparo e senza alcuna risorsa alimentare e idrica disponibile che gli consentisse un sostentamento sufficiente in autonomia a pascolo brado".

Secondo quanto ricostruito dalla Procura sarda, gli imputati "lo alimentavano e abbeveravano saltuariamente, facendogli mancare per più giorni consecutivi acqua e cibo vitali per la sopravvivenza, fino a provocarne il decesso". Una fine ingenerosa per un animale che aveva vinto più competizioni nel corso della sua vita come alle Cascine di Firenze o al San Siro di Milano. I due imputai dal loro canto hanno puntato la linea difensiva sulla sospensione del processo e la "messa alla prova" per l'estinzione del reato. Nella prossima udienza, fissata per il 28 gennaio, sarà presentato al giudice il programma di messa alla prova dei suoi assistiti, che sarà poi valutato dallo stesso giudice e dalle parti civili.

Il procedimento giudiziario si è aperto ieri con la prima udienza in Aula al Tribunale di Sassari durante la quale si è costituita parte civile l'associazione Horse Angels di Cesenatico la stesa che con un esposto aveva dato via all’inchiesta dopo essere stata sollecitata da animalisti locali. “L'intento dell'associazione è quello di portare avanti un atto di sensibilizzazione su un argomento delicato e purtroppo sempre attuale, quale è il maltrattamento degli animali" hanno spiegato i legali dell’associazione.

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