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Catturato boss latitante Cosimo Damiano Gallace, bunker dietro lo specchio in camera della moglie

I carabinieri hanno arrestato il boss latitante Cosimo Damiano Gallace, considerato il reggente dell’omonima ‘ndrina. Era i un bunker la cui porta del nascondiglio era collegata a un congegno meccanico e poteva essere aperta esclusivamente ruotando uno dei tre pomelli di un attaccapanni a muro.
A cura di Antonio Palma
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Nuovo colpo alla ‘ndrangheta oggi in Calabria dove i carabinieri del Nucleo Investigativo di Catanzaro hanno arrestato il boss latitante Cosimo Damiano Gallace, considerato il reggente dell'omonima ‘ndrina. Gallace si nascondeva in un bunker ricavato in un appartamento annesso a una cava di inerti di una locale ditta di produzione di calcestruzzo, nel territorio comunale di Isca Sullo Ionio, in provincia di Catanzaro. Gallace, 61 anni, era ricercato da un anno a seguito di una condanna a 14 anni di carcere per associazione di tipo mafioso. Il blitz dei militari dell’arma è scattato all’alba di oggi dopo una lunga ricerca che aveva stretto sempre di più il cerchio attorno al latitante.

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I carabinieri sono intervenuti quando hanno avuto la certezza che Cosimo Damiano Gallace si trovasse proprio in quell’appartamento fuori mano. In quella casa infatti vi erano la compagna 34enne e la figlia di soli 4 anni che riposavano in camera da letto a quell'ora e in quel luogo lontano dalla residenza abituale del nucleo familiare a Guardavalle. Inizialmente la donna ha riferito che l’uomo non era con lei e gli stessi carabinieri hanno dovuto faticare molto per rintracciare l’uomo nascosto nel bunker sotterraneo. Gallace è stato individuato e catturato solo dopo una lunga e minuziosa perquisizione che ha permesso infine di scoprire un acceso segreto al bunker celato da una falsa parete posta sotto una specchiera proprio in camera da letto.

La porta del nascondiglio del boss era collegata a un congegno meccanico e poteva essere aperta esclusivamente ruotando uno dei tre pomelli di un attaccapanni a muro. Nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno sequestrato anche una valigia contenente circa 35 mila euro in contanti, un tablet, 9  telefoni cellulari di cui 2 danneggiati dal boss prima di essere scoperto nel bunker, varie sim non ancora attive e l'hard disk dell'impianto di videosorveglianza con monitor affianco alla tv in sala da pranzo per controllare 24 ore su 24 l'area esterna all'abitazione, tra l'altro dotata di allarme e di cane da guardia.

“Il latitante si nascondeva in una intercapedine ricava su una falsa parete la cui porta si apriva azionando un pomello girevole presente su un attaccapanni vicino alla specchiera” ha spiegato Il Ten. Col. Roberto Di Costanzo, Comandante del Reparto Operativo dei carabinieri di Catanzaro. Ala vista dei militari Gallace non ha opposto resistenza e si è consegnato. “La Cosca Gallace è molto importante e influente nel panorama della ‘ndrangheta ed è operante anche in Lazo ad Anzio e Nettuno e in altre città del centro nord Italia, la cattura del reggente è fondamentale per ridurre la sua forza sul territorio” ha aggiunto l’ufficiale dei carabinieri .

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