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Catania: lei vuole lasciarlo, lui tenta di filmare la violenza sessuale per “rovinarla”

Arrestato a Catania un 33enne: avrebbe aggredito e tentato di violentare la compagna cercando di riprendere il rapporto per “rovinarla”, probabilmente diffondendo poi il video online. Alle sue resistenze, l’avrebbe colpita con una forchettata e poi, brandendo un coltello da cucina, l’avrebbe minacciata: “Questa sera o ti ammazzo o mi ammazzo”.
A cura di Susanna Picone
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Un uomo di trentatré anni è stato arrestato, dopo la denuncia della compagna presentata nella notte di giovedì, per tentata violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni dai carabinieri del comando provinciale di Catania. L’uomo, a quanto ricostruito, avrebbe aggredito e tentato di violentare la compagna cercando anche di riprendere con un cellulare il rapporto al fine di "rovinarla", probabilmente diffondendo poi il video online. Inoltre l’uomo, dopo averla parzialmente denudata, avrebbe colpito la compagna con una forchettata e poi, brandendo un coltello da cucina, l'avrebbe anche minacciata: "Questa sera o ti ammazzo o mi ammazzo…". La donna fortunatamente è riuscita a scappare e a raggiungere la caserma dei carabinieri per la denuncia.

La donna era tornata col trentatreenne per le loro figlie – La coppia, che vive nella provincia di Catania, ha due figlie, che sono ancora piccole, e a quanto emerso per loro la donna aveva deciso di riprendere la relazione interrotta col compagno a causa della sua aggressività. Voleva insomma ricucire il rapporto nell’interesse delle bambine ma ben presto ha capito che era un errore e avrebbe dovuto troncare definitivamente la relazione. Dopo l’ultimo episodio di violenza – che sarebbe scattato proprio quando lei ha tentato di allontanarlo definitivamente – la vittima è stata medicata in ospedale dove i medici le hanno diagnosticato un trauma cranico, trauma orecchio sinistro, spalla destra, mano e coscia sinistra. Il trentatreenne arrestato dai carabinieri, su disposizione della Procura di Catania, è stato condotto nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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