1.338 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Carpi, dramma sul lavoro: operaio muore stritolato nel macchinario per lavorare la carne

L’incidente sul lavoro è costato la vita a un operaio 41enne, Samuel Remel, che stava lavorando in una azienda del settore carni a Carpi, in provincia di Modena. Dipendente di una cooperativa di pulizie mantovana, l’addetto pare stesse pulendo un macchinario quando è rimasto incastrato negli ingranaggi.
A cura di Antonio Palma
1.338 CONDIVISIONI
Immagine di archivio
Immagine di archivio

Ennesima tragedia sul lavoro quella che si è consumata nelle scorse ore in Emilia Romagna dove un operaio ha perso la vita schiacciato in un macchinario per la lavorazione delle carni nella ditta in cui era impegnato. L’incidente sul lavoro è costato la vita a un 41enne originario del Ghana ma da tempo residente in Italia, Samuel Remel, che stava lavorando in una azienda del settore carni a Carpi, in provincia di Modena. La tragedia si è consumata lunedì pomeriggio durante lavori di manutenzione nello stabilimento. L’operaio, che lascia moglie e due figli, infatti era un lavoratore di una ditta esterna. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 41enne, dipendente di una cooperativa di pulizie mantovana, pare stesse pulendo un macchinario quando è rimasto incastrato negli ingranaggi.

Per la vittima purtroppo inutili i successivi soccorsi accorsi sul luogo dell’incidente. I sanitari hanno potuto solo accertare il decesso. Sul posto, oltre ai mezzi di soccorso, sono intervenuti anche i carabinieri e gli ispettori dello Spresal. La tragica notizia ha scatenato le proteste dei sindacati. I rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento aderenti a Filcams, Flai e Filt Cgil infatti hanno deciso di indire una giornata di astensione dal lavoro con uno sciopero per l’intera giornata di lavoro.

“Sono inammissibili i rischi che corrono i lavoratori sui nastri dello stabilimento” hanno dichiarato i delegati sindacali, aggiungendo: “Questo infortunio mortale non può essere attribuito alla fatalità. Solo pochi mesi fa, a luglio 2019, era accaduto un altro infortunio sui nastri, e un lavoratore era rimasto incastrato con la mano. Anche in passato si sono registrati altri infortuni per carenze formative del personale degli appalti”. “L’incidente è avvenuto in un appalto del comparto carni, dove il  sistema degli appalti è molto diffuso e dove spesso prevalgono situazioni di precarietà. Appalti che sono sempre più spesso angoli grigi di un mondo del lavoro che vuole voltarsi dall’altra parte, atteggiamento che noi rifiutiamo e sul quale punteremo sempre a fare chiarezza. Perché l’emergenza virus passerà, ma quella dei morti sul lavoro sembra non arrestarsi ormai da tanto, troppo tempo” concludono i sindacalisti Cgil.

1.338 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views