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Carabinieri arrestati, il dolore delle famiglie Cucchi e Aldrovandi: “Troppi cesti di mele di marce”

l’amaro sfogo di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, e di Patrizia Moretti, mamma di  Federico Aldrovandi. “Basta parlare di singole mele marce, i casi stanno diventando troppi. Il problema è nel sistema” ha ricordato Cucchi. “Quanti cesti di mele marce abbiamo accumulato?” ha scritto invece Moretti.
A cura di Antonio Palma
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"Quanti cesti di mele marce abbiamo accumulato?", è l'amaro sfogo di Patrizia Moretti, mamma di Federico Aldrovandi, il diciottenne morto durante un fermo di polizia in strada nel 2005, alla luce di quanto accaduto nelle scorse con l'arresto dei carabinieri della stazione di Piacenza Levante e il sequestro dell'intera caserma per sequenza di reati che la stessa procuratore Grazia Pradella ha definito "impressionanti se si pensa che siano stati condotti da militari". Comportamenti come pestaggi a sangue e arresti arbitrari ma anche atteggiamenti di omertà che inevitabilmente hanno fatto venire alla mente quello che è accaduto a Federico su cui  fu esercitata un'azione "sproporzionatamente violenta e repressiva" e per la cui vicenda vi fu un tentativo di manipolare le testimonianze.

Comportamenti che però ancora di più richiamano il caso di Stefano Cucchi pestato a sangue da altri carabinieri mentre era già in arresto e vittima di una omertà diffusa e depistaggi contro cui per lungo tempo ha dovuto lottare la sua famiglia, in primis la sorella Ilaria. Quello di Piacenza è "un fatto enorme e gravissimo che ricorda la vicenda di mio fratello Stefano" ha ammesso Ilaria Cucchi commentando  l'indagine della Procura di Piacenza.

"Basta parlare di singole mele marce, i casi stanno diventando troppi. Il problema è nel sistema: mi vengono in mente i tanti carabinieri del nostro processo che vengono a testimoniare contro i loro superiori e mi chiedo con quale spirito lo facciano quando poi spuntano comunicati dell'Arma subito dopo la testimonianza come nel caso del loro collega Casamassima" ha sottolineato Ilaria Cucchi, aggiungendo: "Bisogna andare fino in fondo non si facciano sconti a nessuno come hanno dimostrato magistrati coraggiosi nell'indagine sulla morte di Stefano".

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