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Caos Autostrade, in Italia un cantiere aperto ogni 18km di strada: i tratti più colpiti

Il quadro della situazione delle autostrade italiane resta poco lusinghiero tra strade in perenne manutenzione, cantieri che restringono le carreggiate e chiusure obbligatorie. Secondo un calcolo dell’associazione Altroconsumo, esiste un cantiere stradale aperto ogni 18km di strada, per questo ha avviato una class action nazionale contro Asutostrade.
A cura di Antonio Palma
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Alla vigilia delle vacanze estive, quando il traffico sarà sempre più intenso su molte direttrici autostradali, il quadro della situazione delle autostrade italiane resta poco lusinghiero tra strade in perenne manutenzione, cantieri che restringono le carreggiate e chiusure obbligatorie. Secondo un calcolo dell'associazione Altroconsumo, esiste un cantiere stradale aperto ogni 18km di strada, tra lavori di manutenzione e lavori straordinari, un vero e proprio record che impatta in maniera significativa sulla velocità dei percorsi ma anche sulla vista degli automobilisti costretti a grossi disagi per arrivare a destinazione. L'associazione ha provato a fare un test programmando un viaggio di circa 1.500 km che per colpa di cantieri e relative code è durato tre giorni e mezzo.

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Continue riduzioni di corsia e cambio di carreggiata

Secondo Altrocosumo, è un situazione che va oltre ogni immaginazione tra continue riduzioni di corsia, pericolosi salti nella carreggiata opposta con viabilità a doppio senso di marcia e occupazione molto frequente delle corsie di emergenza. Per l'associazione è tutta colpa dei ritardi nella manutenzione accumulati negli anni precedenti da Autostrade e che ora per recuperare i ritardi ha invaso le strade di cantieri aumentando ulteriormente i disagi. “Autostrade degli ultimi 12 anni ha avuto un comportamento fortemente contrario agli interessi dei consumatori. Non solo è venuta meno all’impegno di garantire la praticabilità e la sicurezza delle strade, mancando per lungo tempo di svolgere gli investimenti e la manutenzione a cui era chiamata. Ma ha anche costretto i cittadini a sostenere costi di viaggio continuamente crescenti, a fronte di un servizio di in costante peggioramento. Da ultimo, persino i tardivi tentativi di recuperare in pochi mesi i ritardi di un decennio, sono stati la ‘toppa peggiore del buco" denunciano dall'associazione dei consumatori.

Le tratte autostradali più colpite dai disagi

Secondo le rilevazioni effettuate da Altroconsumo, tra le tratte più colpite da questi disagi ci sono la A1 nle tratto da Milano a Bologna con 11 cantieri che eliminano una corsia per 190km, la A24 Ancona-Pescara con 19 cantieri concentrati in 42km (26% dell’intera tratta), e la A12 La Spezia-Genova con 14 cantieri in cui viene eliminata almeno una corsia in circa 90km. Qui, per quasi la metà del tragitto è stato possibile viaggiare solo una velocità massima di 60 km orari in un’unica corsia nonostante il traffico limitato del bassa stagione.

Si tratta delle stesse problematiche che aveva evidenziato appena pochi mesi anche l’Antitrust che ha multato Autostrade per l’Italia per non aver ridotto i pedaggi autostradali nonostante code e rallentamenti cronici dovuti alle gravi carenze nella manutenzione delle infrastrutture su alcuni tratti. Tra le problematiche più evidenti era stata  segnalata una consistente riduzione delle corsie di marcia e la riduzione della velocità massima consentita per lunghi tratti con gravi danni all’economia. In particolare, l’Autorità, dopo mesi di indagini, aveva accertato una pratica commerciale scorretta in relazione ad alcune condotte attuate sulle autostrade A/16 Napoli-Canosa, A/14 Bologna-Taranto, A/26 Genova Voltri-Gravellona Toce e, per le parti di sua competenza, A/7 Milano-Serravalle-Genova, A/10 Genova-Savona-Ventimiglia e A/12 Genova-Rosignano.

Class Action contro Autostrade

Anche per questo Altroconsumo ha avviato una class action nazionale contro Asutostrade chiedendo un risarcimento di parte dei pedaggi pagati dagli automobilisti negli ultimi dieci anni "per gli anni di inefficienza, per la mancata manutenzione obbligatoria e la conseguente riduzione della qualità del servizio reso, a fronte di un aumento dei pedaggi e dei disagi alla circolazione subiti dai consumatori".  "Ci impegneremo per far avere un risarcimento medio, che in questo momento abbiamo calcolato in 220 euroin via equitativa per chi ha utilizzato l’autostrada" spiegano dall'associazione.

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