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Brian, morto annegato in spiaggia a 4 anni. Il dolore del papà: “Non ti dimenticherò mai”

Verrà effettuata oggi l’autopsia sul corpo di Brian Puccio, annegato nei giorni scorsi a 4 anni nel mare di Termini Imerese. Il dolore del papà sui social: “Non ho parole per dirti che ora che mi hai lasciato per sempre io non ti dimenticherò mai”.
A cura di Ida Artiaco
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"Amore di papà, mi hai lasciato. Ti giuro amore mio, non ho parole per dirti che ora che mi hai lasciato per sempre io non ti dimenticherò mai". È questo il messaggio affidato ai social dal papà di Brian Puccio, annegato nei giorni scorsi a 4 anni nel mare di Termini Imerese. Non si dà pace l'uomo, che per altro è stato anche iscritto nel registro degli indagati insieme alla moglie. Un atto dovuto, hanno spiegato dalla Procura della città siciliana. I genitori del piccolo, deceduto lo scorso 2 giugno, hanno ricevuto un avviso di garanzia. L'accusa è di omicidio colposo. "Adesso io non ce la faccio a stare senza di te. Non ce la faccio, io voglio venire con te, ma anche tuo fratello è rimasto senza di te. Addio amore mio buon viaggio, amore della mia vita", si legge ancora nel post condiviso online dal papà di Brian.

Intanto, oggi verrà eseguita l’autopsia, un accertamento tecnico irripetibile al quale dovrà assistere anche un consulente della famiglia del bimbo assieme all’avvocato. In questo modo si potrà fare chiarezza sulle cause della morte del piccolo. Nel giorno della Festa della Repubblica Brian, con i genitori, il fratellino e alcuni amici, si trovava sulla spiaggia di Termini Imerese quando è stato improvvisamente notato a faccia in giù, in mare. Già non respirava. Poco prima, in base a quanto i testimoni hanno raccontato, stava giocando con i coetanei.

Il piccolo è stato subito tirato fuori dall’acqua, qualcuno in spiaggia ha cercato di rianimarlo, ma non dava segni di ripresa. A quel punto i genitori, che vivono dalle parti di corso dei Mille a Palermo, hanno portato il piccolo al pronto soccorso, ma i medici dell’ospedale Cimino di Termini Imerese, dopo un’ora, hanno accertato che non c’era più nulla da fare. Si ipotizza un attimo di distrazione dei genitori, ma lo scopo degli investigatori è escludere che Brian possa aver avuto un malore.

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