Bolzano, lega la compagna a una sedia e la tortura per ore, poi la porta in ospedale. Arrestato
Legata per ore a una sedia con un coltello puntato alla gola. Un vero e proprio incubo quello vissuto da una giovane donna residente a Bolzano. La vittima è stata sottoposta a torture dal compagno 40enne, già accusato di maltrattamenti in famiglia. Ora l'uomo dovrà rispondere di sequestro di persona, tortura e maltrattamenti. Secondo quanto rilevato dalle forze dell'ordine locali intervenute in seguito alla chiamata effettuata dal personale sanitario che ha assistito la donna, a scatenare la ferocia dell'uomo la gelosia immotivata nei confronti della fidanzata. Una decina di giorni fa la giovane è stata sequestrata dal compagno e legata a una sedia del loro appartamento di Bolzano. Qui è stata torturata per due ore sotto la minaccia di un coltello puntato più volte al petto.
L'arma utilizzata dal 40enne ora fermato non ha ferito gravemente la vittima, ma ha lasciato comunque segni visibili sulla pelle che sono valsi alla donna una visita in ospedale. Ad accompagnarla in reparto, l'aguzzino 40enne. L'uomo ha cercato di nascondere la verità, sostenendo davanti ai medici perplessi che la donna fosse caduta dalla bici. Visto l'atteggiamento aggressivo mostrato dal 40enne e la versione dei fatti non verosimile, il personale sanitario non ha creduto alla storia da lui raccontata e ha chiesto più volte alla vittima cosa fosse davvero accaduto nell'appartamento. Nonostante l'iniziale ritrosia, alla fine ha raccontato agli infermieri delle torture subite. Poco dopo, l'uomo è stato arrestato e allontanato dalla ragazza. Nella giornata di ieri 3 settembre, si è tenuta l'udienza di convalida d'arresto: il 40enne resterà in carcere su decisione del gip. L'uomo sostiene invece di non aver mai torturato la compagna, che a suo dire sarebbe dipendente da droghe e avrebbe inventato tutto.