Bologna, studenti protestano contro il caro-mensa: scontri tra polizia e manifestanti

Una protesta pacifica negli intenti dell'organizzazione, che però è finita con duri scontri tra manifestanti e polizia. La manifestazione, andata in scena oggi pomeriggio a Bologna, era stata organizzata dal Collettivo universitario autonomo Bologna e prevedeva un "cacerolazo", ovvero una protesta pacifica e rumorosa di origine spagnola in cui i manifestanti portano pentole, mestoli e coperchi per fare "casino", cercando in questo modo di attirare l'attenzione dei passanti e informarli delle ragione della manifestazione. Il collettivo bolognese, nello specifico frangente di oggi pomeriggio, protestava contro il caro-mensa dell'università, definita la più cara di tutta Italia e chiedeva venissero abbassati i prezzi, una sorta di calmieramento per venire incontro alle esigenze degli studenti meno abbienti.
In piazza Puntoni, però, attorno all'una del pomeriggio, i manifestanti hanno trovato gli agenti di polizia in schieramento anti-sommossa a presidio della mensa universitaria e in quel punto è avvenuta la prima carica, alla quale sono seguiti alcuni scontri con tanto di lancio di uova: la situazione è subito precipitata e si è assistito a lanci di oggetti vari e risse, che hanno portato all'arresto di sei manifestanti fermati dagli agenti della Digos e cinque feriti. Per liberare la strada bloccata dalla protesta, la polizia ha inoltre inseguito i manifestanti, per metterli in fuga. Il cacerolazo bolognese si è poi concluso con un pranzo sociale organizzato dagli studenti in piazza Scaravilli, ma i coordinatori del Collettivo autonomo bolognese hanno promesso che domani torneranno in strada per portare avanti la propria protesta.