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Bologna, calci e pugni alla fidanzata incinta: passante dà l’allarme, arrestato 20enne

Ha colpito con calci e pugni la fidanzata incinta e per l’aggressione, avvenuta in via Quadri a Bologna, la Polizia ha arrestato un ventenne nato in Tunisia per maltrattamenti in famiglia. All’inizio della relazione, secondo il racconto della vittima ai poliziotti, la giovane era stata costretta ad abortire per le botte ricevute dal compagno.
A cura di Susanna Picone
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Un giovane di venti anni è stato arrestato per una brutale aggressione avvenuta nella serata di ieri, martedì 12 novembre, in via Quadri a Bologna. Il ragazzo, un ventenne nato in Tunisia e irregolare in Italia, è accusato di aver aggredito la fidanzata al terzo mese di gravidanza. Secondo quanto ricostruito, l’uomo ha colpito la giovane incinta con calci e pugni, anche sulla pancia. L'aggressione è avvenuta in strada. La ragazza, una ventiduenne di origine marocchina regolare in Italia e residente a Bologna, è stata trovata a terra, in lacrime e ferita. A notarla e dare l’allarme è stata una passante, che ha chiamato la Polizia e il 118. La giovane è stata quindi portata all’ospedale Sant’Orsola per le cure necessarie. Dai primi accertamenti, le percosse subite dalla donna anche sulla pancia non avrebbero causato danni al feto, a differenza invece di quanto era successo un paio di anni fa.

In passato la ragazza costretta ad abortire per le botte del compagno – È stata la stessa vittima ad aver infatti raccontato ai poliziotti che all’inizio della relazione col giovane arrestato era stata costretta ad abortire proprio a causa delle botte ricevute dal compagno. In quella occasione, però, non avrebbe denunciato il compagno. Grazie alla descrizione fornita dalla vittima l'uomo è stato rintracciato in un bar di Bologna e arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

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