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Bologna, abbandona nel confessionale le armi del marito defunto: vedova denunciata

Il singolare episodio in una chiesa del comune di Argelato, nella città metropolitana di Bologna, dove gli uomini dell’arma sono dovuti intervenire su richiesta del parroco. Identificata e interpellata, la signora ha ammesso di averlo fatto spiegando che erano del marito defunto e che non sapeva come disfarsene.
A cura di Antonio Palma
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Immagine di archivio
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Probabilmente voleva essere un gesto di pentimento ma la trovata di abbandonare nel confessionale della chiesa le armi del marito defunto potrebbe costare molto cara a una signora emiliana di 64 anni che si è ritrovata ora denunciata dai carabinieri con l’accusa di detenzione e porto abusivo di armi. Il singolare episodio in una chiesa del comune di Argelato, nella città metropolitana di Bologna, dove gli uomini dell’arma sono dovuti intervenire su richiesta del parroco. Suo malgrado infatti il sacerdote si era ritrovato col confessionale invaso da armi da taglio e da fuoco di cui la vedova emiliana aveva deciso di disfarsi senza dire nulla a nessuno. Il prete ha raccontato ai miliari che entrando nel confessionale per le normali attività si è ritrovato davanti a un borsone al cui interno ha scoperto una serie di armi.

Come accertato dai carabinieri prontamente intervenuti sul posto, all'interno del borsone in effetti, si trovavano una pistola automatica calibro 7,65 con serbatoio vuoto, una pistola lanciarazzi con 6 colpi, una pistola calibro 6, un machete e due sciabole. I carabinieri si sono subito messi sulle tracce del responsabile e, analizzando i video delle videocamere di sorveglianza della zona acquisiti dopo la denuncia, in poco tempo sono risaliti alla donna. Identificata e interpellata, la signora ha ammesso di averlo fatto spiegando che erano del marito defunto e che non sapeva come disfarsene. La sessantaquattrenne ha sostenuto di averlo fatto in buona fede, perché non sapeva a chi darle. I carabinieri hanno appurato che le armi non erano mai state denunciate, quindi abusive e hanno provveduto e sequestrarle. Per la donna è partita la denuncia.

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