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Ryan, il bimbo di 6 anni ferito a Ventimiglia

Bimbo in fin di vita a Ventimiglia, la Procura: “Lesioni su Ryan non riconducibili a maltrattamenti”

La Procura di Imperia ha specificato che le lesioni sul corpo del piccolo Ryan, trovato in fin di vita a Ventimiglia, non sarebbero riconducibili a maltrattamento o percosse. “Non si escludono – si legge in una nota – eventi antecedenti ai fatti del 19 dicembre”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Secondo quanto reso noto dal procuratore della Repubblica di Imperia, le lesioni trovate sul corpo del piccolo Ryan, il bimbo ricoverato per presunti maltrattamenti da parte del compagno della nonna a Ventimiglia, non sarebbero riconducibili a percosse.

"Gli accertamenti finora effettuati relativi alle gravi lesioni riportate dal minore che hanno determinato il pericolo di vita non sembrano ricondurre a condotte volontarie di percosse o maltrattamenti" si legge nella nota della Procura di Imperia. "Non sono però escluse condotte lesive volontarie antecedenti ai fatti del 19 dicembre".

Stando a quanto riferito dalla Procura di Imperia, per chiarire quanto accaduto bisognerà aspettare il racconto del minore. La sua versione dei fatti fornirà un apporto "decisivo" per delineare la dinamica di quanto avvenuto nel pomeriggio del 19 dicembre scorso. Le sue condizioni di salute sono migliorate, ma non ancora ottimali. Il bambino non è quindi in grado di esaminare i fatti con il grado di attendibilità richiesto per portare avanti le indagini.

Il nonni del piccolo sono gli unici due iscritti al registro degli indagati per quanto accaduto al minore attualmente ricoverato a Genova. Il compagno della nonna, che inizialmente avrebbe ammesso di aver picchiato il bimbo dopo un rimprovero, ha poi smentito questa ricostruzione ai microfoni di una trasmissione televisiva, dichiarandosi innocente e spiegando di non aver mai fatto del male al nipotino.

Nel frattempo, Ryan resta ricoverato in una stanza del reparto pediatrico e sta affrontando con il supporto di genitori e medici gli incubi notturni relativi a quanto successo nel pomeriggio del 19 dicembre, quando insieme al fratellino di 5 anni si trovava a casa dei nonni.

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