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Bimbo di 8 anni scrive al Papa: Francesco invita a San Pietro i suoi amichetti arrivati dalla Nigeria

Un bimbo leccese di 8 anni ha scritto una lettera a Papa Francesco per raccontargli la storia di due amichetti in arrivo dalla Nigeria ed ex prigionieri di un campo di torture in Libia. Bergoglio per tutta risposta li ha invitati a San Pietro.
A cura di Ida Artiaco
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Ha scritto a Papa Francesco per raccontargli la storia di due amichetti arrivati dalla Nigeria dopo essere stati prigionieri in un campo di torture in Libia. Così Bergoglio, colpito da quelle parole, per tutta risposta li ha invitati tutti a San Pietro.

E oggi, il Pontefice, ha salutato il gruppo al termine dell'udienza generale in Vaticano. Tutto è partito da una lettera scritta da un bimbo di 8 anni di Lecce che, colpito dalla storia di due bambini nigeriani di 5 e 6 anni, accolti da una coppia di amici dei genitori, ha deciso di rivolgersi direttamente al Papa.

I due bambini erano stati prigionieri in un campo di torture in Libia prima di arrivare in Italia. Inoltre, come ha scritto il loro amichetto al Papa, "non conoscevano Bergoglio".

Il Pontefice, dopo dieci giorni ha risposto al bambino, invitando, attraverso la Prefettura della Casa Pontificia, la famiglia che ha accolto questi due piccoli nigeriani. Il Santo Padre questa mattina "ha così ascoltato con attenzione la loro storia e ha anche giocato con i due bambini", riferisce, con una "grande gioia" la coppia arrivata dalla Puglia.

Nel corso dell'udienza di oggi, il Papa ha anche parlato dell'Ucraina. "Non dimentico la martoriata Ucraina. Di fronte a tutti gli scenari di guerra del nostro tempo, chiedo a ciascuno di essere costruttore di pace e di pregare perché nel mondo si diffondano pensieri e progetti di concordia e di riconciliazione. Alla Vergine Maria affidiamo le vittime di ogni guerra, ogni guerra – ha ripetuto -, in modo speciale la cara popolazione ucraina", aggiungendo: "Occorre imparare ad ascoltare il proprio cuore. Noi ascoltiamo la televisione, la radio, il telefonino… siamo maestri dell'ascolto. Ma ti domando: tu sai ascoltare il proprio cuore? Il tuo cuore come sta? È soddisfatto? È triste? Cerca qualcosa? Per prendere delle decisioni bisogna ascoltare il proprio cuore".

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