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Bimbo autistico escluso dal prete dalla prima comunione: “Disturbava prove, per lui cerimonia isolata”

Succede a Silvi, in provincia di Teramo. “Il bimbo urlava, ha buttato a terra i ceri” ha spiegato il prete. Alla fine il rito è stato celebrato in un’altra parrocchia “ma ciò che è successo resta grave”, dicono i genitori di C., 10 anni e mezzo.
A cura di Biagio Chiariello
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Ieri 14 maggio a Silvi (Teramo) si sono tenute le Prime Comunioni di una quarantina di bambini. La maggior parte ha ricevuto il sacramento nella chiesa dell'Assunta, solo uno invece in quella del Santissimo Salvatore. Il bambino, autistico, forse a causa della stanchezza, non sarebbe stato fermo al suo posto e così Padre Antonio ha deciso di escluderlo dal gruppo con tutti gli altri amichetti.

"Il parroco mi ha detto che così non andava bene e che era meglio fare una cerimonia separata", ha raccontato Monia, la madre di  C., 10 anni e mezzo, al Messaggero. "Mio figlio è inciampato, non voleva far cadere il cero – racconta il papà del bimbo, Daniele -. Lui è dolcissimo e ha un buon rapporto con la sua classe tanto che tutti lo proteggono e gli vogliono bene, non è un bambino violento".

Sul caso è intervenuto anche lo stesso prete: "Noi diamo l’Eucarestia a tutti. Spesso abbiamo avuto bambini con difficoltà o problemi. Ma in questo caso il bambino è andato in mezzo agli altri durante le prove. Disturbava, la mamma non è riuscita a tenerlo" ha detto Padre Antonio. E ancora: "È andato verso l’altare, ha buttato a terra le candele, urlava. Ho detto che così rischiava di rovinare il rito degli altri ragazzi".

Nonostante l'amarezza, i genitori di  cercano una soluzione alternativa. In un’altra chiesa a cinque chilometri di distanza dalla loro Daniele e Monia hanno infatti trovato un parroco argentino, don Gaston Mugnoz Meritello, che li ha accolti e ha subito organizzano la celebrazione. "Abbiamo preparato gli addobbi, i canti, il corteo. È stato molto emozionante, una grande festa. Ci siamo commossi nel vederlo entrare in chiesa vestito di bianco. È un bambino che dona un affetto immenso" .

E durante l’omelia si è rivolto ai genitori: "Avete tante difficoltà, è vero, ma con questi abbracci che dà, vostro figlio vi fa vedere il Cielo". Papà Daniele sottolinea che C. "è stato felice anche così. Certo nell’altra chiesa avrebbe abbracciato i compagnetti. Ma ciò che è successo resta grave".

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