95 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Berceto, il sindaco “ordina” ai concittadini di essere buoni per Natale: “Riempiete tutti di gioia”

Un’ordinanza del comune perché per Natale la cittadinanza sia obbligata a guardare “il Bello che c’è nelle persone” e a riempire “di gioia tutti quelli che incontrate!”. A volerla il primo cittadino Luigi Lucchi, non nuovo ad iniziative originali e provocatorie nel suo comune, in provincia di Parma.
A cura di Biagio Chiariello
95 CONDIVISIONI
Immagine

“Guardate tutto il Bello che c'è nelle persone. Riempite di gioia tutti quelli che incontrate". L’ordinanza del comune di Berceto, a firma del sindaco Luigi Lucchi, obbliga tutta la cittadinanza ad essere ‘buona’ in vista del Natale. In particolare il primo cittadino richiama l'articolo 3 dello Statuto comunale del paese in provincia di Parma che riporta tra le finalità del Comune anche quella di "promozione del progresso civile, economico e sociale della comunità insediata sul proprio territorio, con lo scopo di favorire il pieno sviluppo della persona umana e il soddisfacimento dei bisogni collettivi". Lucchi ricorda che "spesso nei rapporti sociali si creano tensioni e litigi inutili dettati da individualismo ed egoismo e che tutto ciò danneggia la piccola comunità del Comune di Berceto". Ma la volontà del sindaco è di "riempire di gioia il cuore di tutti i suoi concittadini in occasione del Santo Natale e  ritenuto che l'animo di tutti gli uomini sia buono e che occorrerebbe sempre di più guardare il bello delle persone".

Il sindaco Lucchi non è nuovo a intraprendere iniziative originali e provocatorie. Tanto per fare un esempio, nel novembre del 2016 aveva celebrato, con tanto di tomba con effigie, i funerali di Paperon dè Paperoni con un consiglio comunale straordinario. Una decisione da interpretare in ottica economica, con un occhio particolare ai tagli per piccoli comuni. Questa volta invece, non meno provocatoriamente, sui principi che devono essere alla base del Natale. Più di recente il Consiglio comunale ha concesso la cittadinanza a Abdullah Ocalan, il leader del Pkk curdo detenuto da vent'anni nell'isola-prigione turca di Imrali. Una misura che portato il ministero degli Esteri turco a chiedere l’intervento dell'ambasciatore italiano ad Ankara Massimo Gaiani. In una nota il ministero degli Esteri turco ha definito "inaccettabile qualsiasi iniziativa di legittimazione del capo del Pkk, che ha brutalmente massacrato 40 mila persone innocenti e che rientra nella lista delle organizzazioni terroristiche dell'Ue".

95 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views