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Benzina e accise, “pagheremmo la benzina un euro al litro anche se fosse gratis”

A causa di accise e Iva il prezzo della benzina resta alto anche se il petrolio scende, senza il peso delle tasse la benzina in Italia costerebbe solo 44 centesimi al litro.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante il prezzo del petrolio sia in costante calo da molto tempo, il prezzo della benzina in Italia continua a rimanere alto, come ben sanno gli automobilisti. Una parte della colpa di questa situazione è da addebitare alle scelte delle compagnie petrolifere, ma un'importante peso è da attribuire anche alle tasse. In questi anni infatti le accise sui carburanti sono aumentate puntualmente e senza sosta tanto da arrivare oggi a pesare ben oltre i due terzi del costo finale ai distributori. Un meccanismo per il quale oggi anche se il prezzo del petrolio dovesse arrivare al suo minimo storico, gli italiani pagherebbero la benzina comunque più di un euro al litro proprio per effetto del peso dei tributi. È quanto segnala Sergio Rizzo in un'inchiesta pubblicata sul Corriere della Sera, secondo il quale se non esistessero le accise e le altre imposte applicate dallo stato, la benzina in Italia costerebbe solo 44 centesimi al litro.

Il fatto è che in Italia alle accise va sommata l'Iva che si paga non solo sul prodotto ma anche sulle accise, una sorta di tassa sulla tassa che ha portato ad un rincaro dei prezzi della benzina del 31,4% esclusivamente attribuibile alle tasse. In pratica, come sottolineano da Faib Confesercenti, pagheremmo la benzina un euro al litro anche se fosse gratis. Del resto l’Italia si è confermata saldamente in testa alla classifica dei paesi europei dove i carburanti costano di più piazzandosi al terzo posto sia per la benzina che per il gasolio.

Secondo il Codacons, rispetto alla media Ue gli automobilisti italiani pagano oggi la benzina il 22,7% in più (+19% il gasolio) e questo significa che per un pieno di verde nella Penisola si spendono oggi 13,15 euro in più rispetto alla media dei paesi europei (+9,75 euro per un pieno di gasolio). "Una differenza inaccettabile, sulla quale pesa una tassazione abnorme che crea danno enorme alle famiglie e alle imprese. Il Governo deve impegnarsi ad eliminare e subito accise anacronistiche sui carburanti, varate per finanziare guerre e calamità naturali del secolo scorso, e che appaiono ridicole oltre che lesive dei consumatori” concludono dal Codacons.

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