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Belluno. Enorme masso finisce sulla strada nell’ora di punta: strage sfiorata

Intorno alle 7.45, orario di punta per chi si sposta in auto per andare al lavoro o portare i bambini a scuola, un macigno è precipitato sulla SR203, all’ uscita dell’abitato di Alleghe. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.
A cura di Biagio Chiariello
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Il maltempo sta creando grossi problemi in tutta la zona montana del Veneto. Questa mattina, in una frazione di Alleghe, Vallazza, in provincia di Belluno, i vigili del fuoco sono intervenuti lungo la SR 203 per la caduta di un masso sulla sede stradale. Il macigno si sarebbe staccato dall'alto, facendo un salto verso valle di una trentina di metri e fermando la sua corsa al di fuori della sede stradale. Nessuno è rimasto coinvolto, un miracolo, visto che nell'orario dell'evento (intorno alle 7.45) la strada è davvero molto trafficata. Intervenuti sul posto anche Carabinieri e personale di Veneto Strade.

E l’allerta è massima a Schiucaz, nella conca dell'Alpago, per la frana che continua a muoversi e ormai incombe sulle case. Nella giornata di ieri, domenica 19 maggio, si sono verificati altri piccoli collassi del corpo franoso che hanno fatto piombare roccia e fango sulla strada sottostante ormai sommersa. Gli abitanti del paesino sul torrente Tesa hanno dovuto abbandonare tutto e fuggire. Qualcuno è in albergo, altri hanno trovato sistemazioni da parenti. La frana si è attivata il 12 maggio sopra l’abitato di Schiucaz, appunto, provocando la chiusura della strada provinciale sottostante. Il sindaco Umberto Soccal ha attivato il Centro operativo comunale. Se la frana dovesse portarsi via il paese, l'abitato non risorgerà più lì. Quella che al momento resta l’ipotesi peggiore è stata spiegata dall'assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin, che ha incontrato in Municipio a Farra la popolazione del paesino.

Ieri il presidente della Provincia Roberto Padrin ha visitato la frazione di Schiucaz, insieme all’assessore regionale per la Difesa del suolo Giampaolo Bottacin. “In tutte le persone sfollate (sei famiglie per un totale di 17 persone, ndr) – ha commentato Padrin – ho trovato una grande dignità che mi ha commosso. Persone umili che attendono si possa risolvere questa delicata situazione. Ringrazio il mio consigliere Massimo Bortoluzzi, il Comune di Alpago, la Regione Veneto e Veneto Strade, senza dimenticare i volontari di protezione civile, per tutto l’impegno che stanno mettendo per far tornare nelle proprie abitazioni queste famiglie cui va tutto il nostro sostegno morale”.

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