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“Basta baci o vi taglio la gola” coppia gay costretta a lasciare il locale a Sassari

A denunciare il fatto è stato il Mos, il Movimento Omosessuale Sardo. Ad essere direttamente coinvolto infatti è stato Simone Sanna, membro del direttivo del Mos che era nel locale col suo compagno. “Andate fuori a fare queste cose che alla mia ragazza fate schifo” avrebbe urlato un ragazzo arrivando infine alla minaccia di tagliargli la gola.
A cura di Antonio Palma
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Minacciati di morte e costretti ad andare via da un locale affollato di persone nel bel mezzo della movida solo perché avevano osato scambiarsi un bacio in pubblico. È quanto sarebbe accaduto sabato sera in un noto locale di Sassari a due ragazzi gay che stavano semplicemente trascorrendo insieme una serata. A denunciare il fatto è stato il Mos, il Movimento Omosessuale Sardo. Ad essere direttamente coinvolto infatti è stato Simone Sanna, membro del direttivo del MOS e presidente dell’associazione Alisso Onlus. "Insieme al suo compagno, trascorreva la serata in un noto locale della città ed è stato vittima di gravi minacce a sfondo omofobico" spiegano dal Movimento. Protagonista dell'aggressione verbale ma anche fisica sarebbe stato un altro cliente dello tesso locale ma, secondo la denuncia i gestori, non avrebbero mosso un dito contro i due ragazzi aggrediti e anzi li avrebbero invitati a a stare più attenti.

Tutto sarebbe iniziato a causa di innocenti baci. Un uomo si sarebbe avvicinato alla coppia gay esclamando "andate fuori a fare queste cose che alla mia ragazza fate schifo". Dopo un battibecco l'uomo si sarebbe allontanato ma solo per tornare poco dopo sostenuto anche da un amico. "Io non ho niente contro i froci ma dovete andarvene altrimenti vi taglio la gola” avrebbe minacciato l'aggressore  arrivando infine a lancia il drink contro il compagno di Simone. A questo punto è scattata la richiesta di intervento al personale del locale che però avrebbero invitato i due a lasciar perdere. La coppia , temendo la propria incolumità, infine ha lasciato il locale.

"Abbiamo deciso di contattare uno dei proprietari per denunciare l’accaduto ma, con nostra meraviglia, riceviamo una risposta che conferma l’atteggiamento del personale del locale: ‘Ma anche loro dovevano stare attenti…c’è gente ignorante quindi bisogna evitare' " raccontano dal Mos, concludendo: "È inaccettabile che in un locale considerato friendly siano giustificati atteggiamenti omofobici e si permetta a qualcuno di minacciare di morte altri clienti solo perché non nascondono la propria omosessualità".

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