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Ragazza scomparsa nel nulla, l’appello del papà: “Torna, puoi sposare chi vuoi tu”

Muhammad Afzaal, padre della 18enne Basma scomparsa dalla sua abitazione di Galliera Veneta, ha negato l’esistenza di un matrimonio combinato. Agli agenti ha raccontato di essere tornato in Pakistan per un’operazione alla schiena. “Nessuno vuole costringerla a fare quello che non vuole”
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Voglio soltanto che mia figlia torni a casa. Non vogliamo costringerla a fare qualcosa che non vuole". Sono state queste le parole di Muhammad Afzaal, padre di Basma Afzaal, la 18enne scomparsa a Galliera Veneta. L'uomo è rientrato dal Pakistan per seguire le indagini sulla vicenda. Secondo quanto raccontato dalle amiche alle forze dell'ordine, la giovane voleva evitare un matrimonio combinato e sarebbe fuggita all'estero. I carabinieri si sono presentati a casa dei familiari per ascoltare la loro versione dei fatti.

La procura di Padova ha aperto un fascicolo senza indagati o ipotesi di reato. Al momento prevale l'idea di un allontanamento volontario dell'adolescente. Lo zio Bashir ha negato l'esistenza di nozze combinate nei mesi scorsi dai genitori. "Basma è una brava ragazza e non ha problemi in famiglia o a scuola. Nessuno di noi sa dare una spiegazione al suo gesto. Qualcuno potrebbe averle fatto il lavaggio del cervello".

Il padre della ragazza ha raccontato alle forze dell'ordine di essere tornato in Pakistan per un'operazione. "Non abbiamo mai organizzato un matrimonio. Sono rimasto lì solo perché poi è morta mia madre" ha spiegato. Nel frattempo l'abitazione di Galliera Veneta è stata presa d'assalto dalla stampa.

La madre di Basma ha voluto che i giornalisti registrassero un appello: ai microfoni di Corriere del Veneto si è rivolta alla figlia chiedendole di tornare a casa. "Speriamo che possa ascoltarci e capire che le vogliamo bene e che la aspettiamo. Vogliamo che sappia che è libera di studiare, lavorare e sposare chi vuole" ha concluso.

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Le indagini e l'ipotesi di allontanamento volontario

Nel frattempo gli inquirenti continuano a indagare sulla scomparsa. I carabinieri di Padova hanno sentito le amiche e alcune compagne di scuola dell'istituto professionale Lepido Rocco di Castelfranco Veneto. La ragazza non ha portato con sé il cellulare la mattina dell'allontanamento.

Gli investigatori stanno cercando di effettuare accertamenti sulla sim che la 18enne aveva sempre con sé e che usava per mantenere i contatti con i compagni di classe. Sarebbe questo l'unico effetto personale che Basma ha messo nello zainetto prima di far perdere le sue tracce.

Secondo quanto ricostruito, l'adolescente non andava a scuola da giorni, ma trascorreva le mattinate nel bar Roma di Castelfranco Veneto.

Le forze dell'ordine protendono per un allontanamento volontario, ma sono comunque diversi i dettagli che ancora non tornano. La ragazza infatti non aveva risparmi da parte: ogni giorno andava a scuola con cinque euro in tasca che usava per fare colazione al bar.

L'ipotesi è che la 18enne possa aver nascosto quotidianamente quelle piccole somme di denaro e che ora stia affrontando le prime spese con quanto racimolato. Quello che è certo è che l'adolescente ha studiato nei minimi dettagli l'eventuale allontanamento, realizzando un piano infallibile per non farsi rintracciare.

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