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Aymen ucciso a 17 anni in strada a Treviso, fermati 3 adolescenti: “Nascosti nel giardino di un hotel”

Aymen Adda Benameur sarebbe stato ucciso da un solo fendente sferrato al ventre. Per il delitto sono stati fermati 3 adolescenti. Il principale sospettato dell’omicidio sarebbe appena maggiorenne.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Aymen Adda Benameur è stato ucciso con un solo fendente sferrato al ventre nel pomeriggio dell'11 maggio in via Primo Maggio a Varago di Maserada sul Piave. Per l'omicidio del 17enne che studiava all'istituto Besta di Treviso sono stati fermati dalle forze dell'ordine tre giovani poco più grandi della vittima. Uno di loro, principale sospettato, è appena maggiorenne.

Secondo quanto reso noto da fonti investigative, i tre sono stati fermati mentre cercavano di nascondersi nel giardino sul retro dell'Hotel ristorante a 300 metri dal luogo del delitto. Il gruppetto è stato accompagnato in caserma e sentito dal magistrato di turno, il pubblico ministero Davide Romanelli. Nella tarda serata è arrivata la svolta, con la messa in stato di fermo del maggiorenne, principale sospettato per l'omicidio.

Sono ancora tantissime le domande alle quali gli inquirenti stanno cercando di rispondere tramite le indagini. Resta da chiarire, per esempio, il movente. Secondo gli investigatori, il 17enne sarebbe stato accoltellato per futili motivi da accertare. Recuperata invece l'arma del delitto, un coltello da cucina trovato a pochi passi dal cadavere dell'adolescente. Secondo quanto riporta il quotidiano Today, per verificare le dinamiche dei fatti le forze dell'ordine potrebbero avvalersi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona.

Aymen ucciso a pochi metri da casa

Il corpo del 17enne è stato rinvenuto in strada nel pomeriggio dell'11 maggio, poco lontano da un Hotel ristorante e dall'abitazione dove viveva con la sua famiglia. Amici e conoscenti descrivono Aymen come un adolescente come tanti altri, diviso tra scuola e amici. Un ragazzo tranquillo, secondo i compagni di scuola, che non aveva mai dato problemi ai genitori. L'anatomopatologo Alberto Furlanetto ha effettuato una prima ispezione cadaverica sul corpo del ragazzo.

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