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Arezzo, bimbo di 3 anni dimenticato per 6 ore sul pulmino: “Fatto che non rimarrà impunito”

Un bambino di tre anni è rimasto circa 6 ore solo nel pullmino che doveva portarlo alla scuola materna. È successo a San Giovanni Valdarno (Arezzo). I genitori presenteranno denuncia. L’azienda dello scuolabus: “Accompagnatrice già sospesa dal servizio e avviata una indagine interna per accertare le responsabilità”.
A cura di Susanna Picone
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Un grave episodio si è verificato oggi a San Giovanni Valdarno, nella provincia di Arezzo. Un bambino di tre anni è rimasto solo per circa sei ore chiuso nel pulmino che questa mattina avrebbe dovuto accompagnarlo alla scuola materna. Nessuno se ne è accorto fino a quando la madre è andata a scuola a riprenderlo. Sono stati poi i carabinieri a trovare il bambino: era ancora seduto sul suo sedile del pulmino con la cintura di sicurezza allacciata. Impaurito e in lacrime, il piccolo è stato portato in ospedale, ma secondo quanto appreso fortunatamente sta bene. I genitori domani presenteranno denuncia. A quanto emerso, sul mezzo di Autolinee Toscane, che svolge il servizio in convenzione per il Comune, c'era anche un'accompagnatrice di una cooperativa ma né lei né l'autista si sono accorti che il bambino era rimasto a bordo. L'accompagnatrice, secondo quanto dice Autolinee Toscane, è già stata sospesa mentre l'azienda ha avviato un'indagine interna per verificare le responsabilità dell'autista. “Il Comune è parte lesa e farà di tutto per chiarire i contorni della vicenda”, ha intanto annunciato il sindaco di San Giovanni Valdarno Maurizio Viligiardi, che si è detto profondamente sconvolto da quanto accaduto.

“Quanto accaduto è un fatto grave, inammissibile, che non rimarrà impunito. L'accompagnatrice è già stata sospesa dal servizio e saranno presi provvedimenti disciplinari del caso. L'azienda ha avviato una indagine interna per accertare le responsabilità”, ha commentato Jean-Luc Laugaa, Ad di Autolinee Toscane. “Abbiamo contattato la famiglia, a cui abbiamo manifestato ed espresso la nostra vicinanza e solidarietà e presentato le scuse più sentite, l'impegno ad assumere tutte le iniziative affinché quanto accaduto non debba più ripetersi – ha detto ancora Laugaa – Ci siamo accertati delle condizioni del bambino e abbiamo dato massima disponibilità per qualsiasi necessità e manifestato il necessario sostegno alla famiglia e al bambino”. Con una nota diffusa in serata l'azienda ha fatto sapere che tutto il personale “è stato richiamato ai propri compiti e doveri, a garantire la necessaria attenzione nei confronti degli utenti trasportati, tanto più verso i bambini in età scolare”.

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