Appalti truccati per ristrutturare le carceri, perquisizioni al Dap
Una vasta operazione delle forze dell'ordine è in corso da questa mattina all'alba presso il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) nell'ambito di un'indagine su appalti e corruzione. Su disposizione della Procura della Repubblica di Roma, i militari della Guardia di Finanza si sono presentati presso la sede centrale dell'ente pubblico carcerario per eseguire una serie di perquisizioni negli uffici. A quanto si apprende, l'indagine, coordinata dai pm romani Paolo Ielo e Mario Palazzi, riguarda presunti episodi di corruzione tra funzionari e dirigenti del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria in merito agli appalti per i lavori di sistemazione di alcune carceri italiane. L'ipotesi di reato ipotizzata dalla procura capitolina per il momento è quella di corruzione per appalti di lavori di ristrutturazione in alcune carceri.
Perquisizioni negli uffici del commissario straordinario al piano carceri
Sempre questa mattina inoltre gli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza si sono presentati anche presso la sede del commissario straordinario per l’attuazione del piano carceri. Le Fiamme Gialle hanno eseguito perquisizioni anche in questi uffici nell'ambito di un secondo filone di indagine della stessa inchiesta. In questo caso, le cui indagini proseguono parallelamente all'inchiesta principale, i reati ipotizzati sono di falso e abuso di ufficio. In totale sarebbero nove in tutto le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Roma. Tra questi ci sarebbe anche il commissario straordinario al piano carceri, Angelo Sinesio.
L'inchiesta sui lavori nelle carceri e il piano carceri di Sinesio
Secondo l'inchiesta dei pm romani, nel tempo ci sarebebro stati numerosi casi di irregolarità nelle gare d'appalto per i lavori nelle carceri. Tra questi ad esempio l'anticipazione delle stesse gare per impedire che potessero partecipare altre ditte oltre a quelle prescelte, ma anche l'alterazione dei costi per evitare le normative europee per i controlli anti corruzione. L'inchiesta della Procura di Roma è nata a seguito dell'esposto-denuncia presentato dal ministro della Giustizia Andrea Orlando dopo aver ricevuto un dossier che contestava il piano carceri, presentato da Sinesio alla Camera il 21 novembre 2013, in cui si evidenziavano gravi anomalie, costi gonfiati e dati alterati. A quanto si apprende, nel mirino dei magistrati sarebbero finiti in particolare i lavori effettuati presso le carceri di Voghera, Lodi e Frosinone.