Anziano picchiato a Firenze è in coma, la 25enne fermata per rapina e lesioni: i due si conoscevano
La 25enne identificata dopo la violenta aggressione ai danni di un anziano di 91 anni, avvenuta giovedì scorso in via Maso Finiguerra a Firenze, è stata sottoposta a fermo. Le accuse ipotizzate dalla magistratura per la donna, di origini romene e senza fissa dimora, sono di rapina e lesioni.
Nella giornata di sabato 31 agosto gli inquirenti avevano fatto sapere che la 25enne era stata identificata a seguito degli accertamenti scattati dopo la denuncia su quanto accaduto all'anziano. L'uomo è ancora ricoverato all'ospedale Santa Maria Nuova, in coma, lotta tra la vita e la morte.
Era stata fissata per oggi, lunedì 2 settembre, presso il tribunale di Firenze l'udienza di convalida del fermo, toccherà al giudice per le indagini preliminari decidere se convalidare o meno il provvedimento.
Secondo una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti, l'anziano era rientrato a casa nella serata di giovedì 29 agosto dopo aver visto la partita della Fiorentina in un pub. Nell'androne del palazzo dove abita sarebbe stato aggredito, picchiato e rapinato dalla venticinquenne poi fuggita con il portafogli.
Durante l'aggressione il pensionato era caduto a terra battendo la testa, ma poi si era sollevato ed era andato a casa dove aveva raccontato ai familiari quanto era accaduto. Intorno alle tre di notte era stato portato al pronto soccorso di Santa Maria Nuova, dove si trova tuttora in gravissime condizioni.
Il fatto era poi stato denunciato ai Carabinieri dal figlio della vittima. I militari dell'Arma, anche grazie all'analisi delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza della zona, avevano identificato e ascoltato la 25enne.
Secondo quanto riporta il Corriere Fiorentino, che ha intervistato un abitante della zona in cui è avvenuta l'aggressione e che conosce sia la vittima che la ragazza senza fissa dimora, i due si conoscevano e si erano più volte incontrati per le strade del quartiere.
"Quante volte Ezio e la ragazza si sono incrociati per strada e lui sempre ha avuto parole di comprensione per quella giovane dalla vita sbandata. – ha detto al quotidiano – Cercava di aiutarla e cercava di farle capire che non poteva stare sotto quella pensilina, dove divideva le sue giornate con i suoi amici".