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Anziana morta in ospedale, aperta inchiesta contro medici: il corpo era pieno di lividi. Sarà riesumata

Il fascicolo d’indagine della Procura di Lecce ha preso il via dalla denuncia della figlia di una 87enne di Copertino. La salma è stata riesumata per l’autopsia.
A cura di Biagio Chiariello
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Quattro medici sono indagati dalla Procura di Lecce per il caso di un’anziana ricoverata nel dicembre dello scorso anno presso l’ospedale di Copertino a causa di difficoltà respiratorie e ritrovata priva di vita in un letto di ospedale con una serie di lividi, ecchimosi ed ematomi, e una mano gonfia, come se fosse fratturata.

Il fascicolo d’indagine aperto per l’ipotesi di reato di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario, coordinato dal sostituto procuratore Luigi Mastroniani, ha preso il via dalla denuncia della figlia dell'87enne di Copertino, presentata nei mesi scorsi dagli avvocati Vito De Pascalis e Mauro Antonio Madaro.

Nello specifico, i familiari dell'anziana hanno chiesto alla magistratura di accertare se esista un nesso causale tra i lividi ed il decesso della 87enne ed anche il modo con cui se li sarebbe procurati. I medici avevano spiegato che l'anziana se li procurati rigirandosi nel letto, dopo avere sbattuto contro le barre di protezione anti-caduta.

Anche un'indagine interna avrebbe escluso la presenza di lesioni. Ma i parenti hanno diversi dubbi.

Come detto, l'87enne era stata ricoverata nel dicembre dello scorso anno presso l’ospedale di Copertino a causa di difficoltà respiratorie.

Alcuni giorni dopo, la figlia era andata a trovarla la madre ed il personale medico le aveva comunicato che si era fatta male, procurandosi delle ecchimosi, rigirandosi contro le sbarre del letto: la paziente presentava il volto tumefatto con grossi lividi sul collo e intorno agli occhi. Ma anche ecchimosi sul fianco e sulla mano.

La versione dei fatti fornita dai medici risultava però poco credibile, secondo i familiari della donna, con le condizioni di salute di quest’ultima. La 87enne infatti, era allettata ed incapace di muoversi e deambulare.

L'aggravarsi delle condizioni della degente hanno portato al decesso alla fine di gennaio. Anche l’agenzia di pompe funebri, in occasione dei funerali, ha confermato la presenza di una serie di lividi su varie parti del corpo della donna.

Il pm leccese ha quindi disposto la riesumazione della salma per lo svolgimento dell'autopsia, che possa aiutare a fugare tutti i dubbi dei parenti della vittima.

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