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Antonello Montante scarcerato, per lui obbligo di dimora ad Asti

È stato scarcerato Antonello Montante, l’ex presidente degli industriali siciliani, condannato a 14 anni di reclusione per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo a sistema informatico. Era agli arresti domiciliari nel suo paese d’origine, a Serradifalco, nel Nisseno.
A cura di Susanna Picone
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Antonello Montante, l'ex presidente degli industriali siciliani, è stato scarcerato. Condannato nel maggio scorso a 14 anni di reclusione, tre anni e mezzo in più rispetto alla richiesta della pubblica accusa, in un processo che lo vedeva accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo a sistema informatico, Antonello Montante, che era agli arresti domiciliari nel suo paese d’origine, Serradifalco, nel Nisseno, ha avuto l'obbligo di dimora ad Asti, dove ha sede una delle sue attività imprenditoriali.

La sentenza di fallimento per le aziende astigiane dell'industriale – Secondo l'accusa, rappresentata dal procuratore di Caltanissetta Amedeo Bertone e dai pm Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso, Montante sarebbe stato a capo di quello di un “cerchio magico” per ottenere notizie riservate. Arrestato nel maggio del 2018, di recente erano stati dissequestrati alcuni beni appartenenti all’ex presidente degli industriali siciliani e solo qualche giorno fa è stata emessa una sentenza di fallimento per le aziende Msa e Htm, entrambe di proprietà dell'industriale. Il tribunale di Asti ha giudicato "insufficiente le garanzie presentate dal gruppo siciliano per ottenere la revoca del commissariamento e anche del fallimento".

L'avvocato: "Finalmente ora può difendersi" – “La scarcerazione di Antonello Montante – ha commentato il suo legale, l’avvocato Carlo Taormina – segna il vero inizio del processo. Finalmente l’ex presidente di Confindustria Sicilia può difendersi e ristabilire la verità sul suo operato e sui suoi propositi nella stagione antimafia da lui inaugurata e condotta”.

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