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Antonella Sicomero morta a dieci anni a Palermo

Antonella morta dopo una presunta sfida di soffocamento: donati gli organi, salveranno altri bambini

Espiantati e destinati a trapianti gli organi di Antonella Sicomero, la bambina di 10 anni morta a Palermo dopo una presunta sfida estrema di soffocamento. I medici hanno operato tutta la notte dopo che ieri era stata dichiarata la morte cerebrale e i genitori avevano dato il loro consenso alla donazione degli organi. La procura della Repubblica ha aperto un fascicolo: ipotizzato il reato di istigazione al suicidio. TikTok intanto precisa che non risultano video su challenge.
A cura di Susanna Picone
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Sono stati espiantati e subito destinati a trapianti gli organi della bambina di dieci anni morta a Palermo dopo una presunta sfida estrema di soffocamento su TikTok. Ieri era stata dichiarata la morte cerebrale della piccola–  Antonella Sicomero il suo nome – e i genitori avevano dato il loro consenso alla donazione degli organi. I medici hanno operato tutta la notte: il cuoricino va all'Ismett di Palermo, all’ospedale Bambin Gesù di Roma una parte del fegato e un rene, l'altra parte e il pancreas (per un trapianto combinato). Il secondo rene della piccola è invece destinato a Genova.

Ipotizzato il reato di istigazione al suicidio

Sulla drammatica vicenda della piccola Antonella indaga la polizia che ha sequestrato lo smartphone della ragazzina per accertare se il gesto sia stato davvero ispirato da un video sul web. La procura della Repubblica ha aperto un fascicolo e si è attivata anche quella dei minori: viene ipotizzato il reato di istigazione al suicidio. Gli inquirenti stanno cercando riscontri anche sul cellulare per verificare se e come la bambina possa avere avuto la possibilità di partecipare alla sfida social, se abbia registrato un video o ne abbia visionato e abbia tentato di emulare qualcun altro. La bimba mercoledì sera era stata portata dai genitori in ospedale in condizioni gravissime dopo essersi strangolata con una cintura. I genitori l’avevano trovata in bagno, priva di sensi, e all’ospedale pediatrico “Di Cristina” era arrivata in arresto cardiocircolatorio a causa della prolungata asfissia.

La nota di TikTok: "Non ci risultano video su challenge"

Dopo la tragedia, TikTok ha detto di non avere "riscontrato alcuna evidenza di contenuti che possano avere incoraggiato" alla ‘blackout challenge‘", ma continua "a monitorare attentamente la piattaforma come parte del continuo impegno per mantenere la community al sicuro". "Siamo davanti a un evento tragico e rivolgiamo le nostre più sincere condoglianze e pensieri di vicinanza alla famiglia e agli amici di questa bambina" ha dichiarato un portavoce di TikTok. "La sicurezza della community TikTok è la nostra priorità assoluta, per questo motivo non consentiamo alcun contenuto che incoraggi, promuova o esalti comportamenti che possano risultare dannosi". "Utilizziamo", ha detto ancora il portavoce, "diversi strumenti per identificare e rimuovere ogni contenuto che possa violare le nostre policy. Nonostante il nostro dipartimento dedicato alla sicurezza non abbia riscontrato alcuna evidenza di contenuti che possano aver incoraggiato un simile accadimento, continuiamo a monitorare attentamente la piattaforma come parte del nostro continuo impegno per mantenere la nostra community al sicuro. Siamo a disposizione delle autorità competenti per collaborare alle loro indagini".

Disposta l’autopsia sul corpo di Antonella

La procura di Palermo ha disposto l'autopsia sul corpo della bambina. L'esame della piccola si svolgerà domani all'istituto di Medicina Legale del Policlinico. Per fare luce su quanto successo nell'abitazione della bimba, trovata in bagno dal padre con la cintura dell'accappatoio al collo attaccata a un termosifone, sarà importante l'analisi del suo cellulare. La bambina aveva diversi profili sui social, da Facebook a Tim Tok, e nel telefonino potrebbe essere stato registrato il video degli ultimi momenti della sua vita che sarebbe poi dovuto finire sul social come prova della partecipazione alla sfida. Oggi uno striscione è stato appeso al balcone dell'istituto comprensivo statale Perez Calcutta in via Maqueda a Palermo frequentato dalla bambina. "Ciao, per anni ti abbiamo tenuto per mano, ora ti terremo nel cuore" c'è scritto.

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