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Annegò a 12 anni durante una festa, condannati i genitori del festeggiato: “Li lasciarono soli”

Secondo il giudice di Termini Imerese, la morte della piccola Alessia Cintura, avvenuta nel 2017, fu causata dalla mancata supervisione dei genitori dell’amichetto che l’aveva invitata alla sua festa in spiaggia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Annegò durante una festa a casa di un amico Alessia Cintura, ragazzina di soli 12 anni. L'adolescente morì il 30 aprile del 2017 a Campofelice di Roccella durante una grigliata organizzata a casa di un amichetto. Quasi sei anni dopo, il giudice di Termini Imerese ha condannato i genitori del bimbo che aveva organizzato la festa.

La coppia, condannata a un anno per omicidio colposo, dovrà anche risarcire la famiglia della piccola. Il giudice ha accolto sia le richieste della Procura che quelle della parte civile rappresentata dai parenti di Alessia Cintura.

Alla festa erano presenti altri 20 ragazzini e culminò nell'incidente sulla spiaggia avvenuto davanti al residence Dolcestrade in contrada Pistevecchie. Secondo quanto riporta PalermoToday, quel giorno la mamma dell'adolescente rassicurò i genitori degli amici in una chat di gruppo, spiegando di volersi prendere cura dei suoi piccoli ospiti come se fossero suoi figli. Secondo l'accusa, però, i due genitori avrebbero lasciato i bambini "senza controllo".

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I ragazzini decisero quindi autonomamente di tuffarsi per una nuotata nonostante le condizioni di mare mosso e la bandiera rossa. La piccola Alessia annegò sotto gli occhi degli amichetti poiché in spiaggia non vi era alcun addetto alla sicurezza. Vano l'intervento del 118 e dei carabinieri, che poco dopo acquisirono le chat di gruppo utilizzate per organizzare la festa. Colpa degli imputati, secondo il giudice, sarebbe stata quella di lasciare i ragazzini da soli senza il controllo di un adulto.

La 12enne era stata separata dai genitori biologici qualche mese prima della sua morte. Da poco infatti viveva a casa di due genitori affidatari. Secondo la famiglia naturale della ragazzina, la procedura era stata svolta con "una serie di irregolarità" da parte del tribunale dei minori. Il gip di Caltanissetta ha ordinato proprio l'estate scorsa nuove indagini e l'iscrizione al registro degli indagati dei magistrati in servizio a Palermo, giudici onorari, assistenti sociali e neuropsichiatri.

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