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Amarena Fabbri tutelata anche in Cina, la Corte del Popolo: “La confezione non può essere imitata”

L’azienda alimentare bolognese del settore dolciario ha vinto la sua battaglia legale anche nel Paese asiatico e si è vista riconoscere da un tribunale cinese, la Corte del Popolo del Distretto di Shanghai Yangpu, l’esclusività del suo packaging che quindi non potrà essere imitato impunemente.
A cura di Antonio Palma
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Amarena Fabbri tutelata anche in Cina, l’azienda alimentare bolognese del settore dolciario infatti ha vinto la sua battaglia legale anche nel Paese asiatico e si è vista riconoscere da un tribunale locale, la Corte del Popolo del Distretto di Shanghai Yangpu, l’esclusività del suo packaging che quindi non potrà essere imitato impunemente. Lo ha reso noto la stessa azienda. La decisione riguarda di tutti i prodotti dell'azienda bolognese caratterizzati dai decori bianchi e blu, quelli raffigurati sul tipico vaso che contraddistingue la società.

La vicenda legale era nata due ani fa quando l’azienda, dopo aver scoperto che alcune società locali cinese avevano iniziato a replicare il suo packaging per vendere i propri e prodotti dolciari, si era rivolta ai tribunali sostenendo che questo avrebbe sicuramente portato i consumatori a no comprendere la differenza tra i due prodotti: quello originale e quello di imitazione. Dopo una lunga procedura che ha visto la diplomazia italiana a Pechino al fianco dell’azienda, anche la legge locale ha riconosciuto il valore del packaging come segno distintivo dell’azienda e dei suoi prodotti.

"Con decisione emessa il 29 luglio 2020 e notificata alle parti l'11 agosto 2020, la Corte del Popolo del Distretto di Shanghai Yangpu ha riconosciuto l'alta reputazione del packaging di Fabbri – recante il famoso decoro ‘faentino' blu e bianco – ai sensi dell'art. 6.1 della Legge sulla concorrenza sleale (‘AUCL')", fanno sapere lo stesso Gruppo Fabbri. "Questa sentenza è la riprova che il lavoro compiuto da imprenditori determinati, affiancati dalle diplomazie italiana e cinese può raggiungere risultati positivi e che oggi anche in Cina i marchi internazionali e il nostro Made in Italy sono equamente tutelati", ha spiegato Nicola Fabbri, presidente di Fabbri China, aggiungendo: “Siamo orgogliosi del riconoscimento che ci viene dalla Corte del Popolo di Shanghai, che ringraziamo, e lo consideriamo una definitiva consacrazione del nostro rapporto con la Cina".

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