Allevatore ucciso a fucilate nelle campagne sarde, dopo 8 mesi arriva la svolta: arrestato un 24enne
Arriva dopo 8 mesi la svolta nell'omicidio di Riccardo Muceli, allevatore di 38 anni di Gairo ucciso a fucilate in agro di Jerzu, in Sardegna. Era la sera del 12 gennaio 2022 quando si è consumato il delitto, e solo nelle scorse ore è stato fermato un 24enne di Osini, Matteo Piras.
Il ragazzo è stato il destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Lanusei Paola Murru eseguita all'alba di oggi dai carabinieri della compagnia di Jerzu.
Secondo quanto ricostruito, il movente sarebbe da ricercare in una faida tra famiglie con rapporti conflittuali che erano peggiorati nelle settimane e nei mesi precedenti il delitto. Sarebbero, invece, esclusi collegamenti con la vecchia faida di Gairo che tra il 2014 e il 2015 aveva insanguinato il centro cittadino.
Le circostanze che hanno portato all'omicidio di Muceli erano già a conoscenza degli inquirenti: nei mesi scorsi infatti avevano iscritto nel registro degli indagati alcune persone. Le indagini hanno permesso di ricostruire tutta una serie di movimenti delle persone indagate nei giorni precedenti e successivi all’omicidio, tali da indurre l’Autorità Giudiziaria ad emettere il provvedimento cautelare di custodia presso la Casa Circondariale "San Daniele" di Lanusei.
Lo scorso gennaio la vittima era stata raggiunta da alcuni colpi di arma da fuoco (secondo l'autopsia ad essere fatale è stato in particolare quello che ha raggiunto la spalla), mentre era a bordo della sua auto, di ritorno dall’ovile. A quel punto è finito contro un muretto.
Dopo l’allarme, sul posto è arrivata un'equipe del 118, a cui era stato segnalato un incidente stradale. Il personale medico ha invece trovato l’uomo gravemente ferito da proiettili e ha provato a rianimarlo, ma non c'è stato nulla da fare.
