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Alice Neri, spunta una scorciatoia per arrivare al luogo del delitto: “Telecamere non visionate”

Secondo quanto reso noto in un servizio televisivo di Mattino 5, esisterebbe una scorciatoia ripresa da telecamere che porta alla stradina nelle campagne di Concordia dove è stato ritrovato il corpo di Alice Neri il 18 novembre scorso. Le immagini delle telecamere non sarebbero però state visionate.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono almeno 40 le telecamere di videosorveglianza analizzate dagli inquirenti dal 18 novembre scorso, quando il corpo di Alice Neri è stato trovato semicarbonizzato nelle campagne di Concordia. Dalle immagini delle telecamere di sicurezza, chi indaga è riuscito a ricostruire buona parte degli spostamenti della macchina della 32enne, individuando orari e differenti destinazioni dell'ultimo viaggio fatto dalla giovane donna la notte del 17 novembre dopo aver lasciato lo Smart Caffè.

Stando a quanto visto dalle riprese delle telecamere, intorno alle 5 del mattino Alice si stava dirigendo nei pressi delle campagne di Concordia, lì dove il suo corpo è stato ritrovato. La sua auto viene inquadrata mentre svolta a destra su via Mazzalupi e subito dopo, le telecamere riprendono un'altra macchina bianca che svolta a sinistra in via Codebelli. Visto il cambio di direzione della seconda vettura, gli inquirenti l'hanno subito esclusa dal quadro investigativo.

Secondo quanto evidenziato dalla trasmissione Mattino 5, però, sarebbe possibile accedere al luogo del delitto anche da via Codebelli. Le telecamere sulla scorciatoia per la strada sulla quale è stato ritrovato il corpo semicarbonizzato, infatti, non sarebbero state analizzate dagli investigatori e il conducente dell'auto bianca in questione potrebbe aver raggiunto il luogo dell'omicidio depistando le autorità. Sono state messe da parte anche le immagini delle telecamere di via Mazzalupi, lì dove Alice avrebbe svoltato poco prima di morire. Per l'avvocato di Mohamed Gaaloul, infatti, sono almeno 10 le telecamere ignorate da chi sta conducendo le indagini.

Il 29enneattualmente in carcere resta il principale sospettato dell'omicidio, ma sono ancora molti i tasselli del puzzle da rimettere al loro posto. Cosa sia accaduto la notte tra il 17 e il 18 novembre non è ancora chiaro: per il momento, gli inquirenti hanno accertato che Alice era uscita dalla sua abitazione per incontrare il collega Marco presso lo Smart Caffè e che, dopo un aperitivo durato ore, lo aveva salutato nel parcheggio del locale per incontrare Mohamed Gaaloul, ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. L'uomo era poi salito sull'auto di Alice che aveva messo in moto per dirigersi verso una destinazione ancora sconosciuta.

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