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L'omicidio di Alice Neri a Modena

Alice Neri, Gaaloul si difende: “Doveva vedere un altro”, i giudici: “È inverosimile”

Per i giudici del tribunale della Libertà di Bologna è inverosimile la tesi della difesa del 29 tunisino secondo cui Alice Neri avrebbe dovuto avere un appuntamento con un altro uomo, tra la notte e la mattina in cui è stata uccisa.
A cura di Biagio Chiariello
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 Mohamed Gaaloul, principale sospettato dell'omicidio di Alice Neri, sostiene che la giovane mamma di Rami di Ravarino (Modena), trovata senza vita nel bagagliaio della sua auto il 18 novembre scorso, aveva un appuntamento con un altro uomo, tra la notte e la mattina in cui è stata uccisa. Una tesi che i giudici del tribunale della Libertà di Bologna ritengono "inverosimile".

La 32enne è stata trovata carbonizzata nella sua auto, bruciata tra il 17 e il 18 novembre nelle campagne di Concordia e per il delitto è in carcere il tunisino 29enne, indagato dalla Procura di Modena e dai carabinieri per omicidio volontario e arrestato in Francia. Attualmente è detenuto nel carcere di Sant’Anna.

Nel confermare la custodia cautelare, i giudici, che hanno depositato le motivazioni dell'ordinanza con cui hanno respinto il ricorso della difesa, avrebbero sostanzialmente confermato le posizioni del Gip, facendo riferimento al fatto che l'indagato di fatto fuggì all'estero, alle immagini delle telecamere e anche alle dichiarazioni dei tre connazionali, successivamente ascoltati in incidente probatorio.

Alice Neri
Alice Neri

Gaaloul, secondo quanto riferito dai tre conoscenti, si presentò la mattina dopo nella loro abitazione con macchie come quelle di olio di automobile. Un particolare importante secondo l'accusa, poiché compatibile con il liquido che sarebbe stato usato per appiccare il fuoco che avrebbe distrutto la macchina e il corpo di Alice.

La sera del 17 Alice trascorse la serata con un collega, in un bar, poi i due si sarebbero salutati e lei avrebbe incontrato Gaaloul. Il collega è stato indagato, così come il marito, all'inizio delle indagini, ma le loro posizioni si sarebbero decisamente alleggerite.

Davanti al giudice, il tunisino avrebbe confermato di aver accettato un passaggio in auto “da una donna bionda” – descrizione che ricondurrebbe alla vittima – negando però un coinvolgimento nella morte di Alice Neri.

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