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Alessia, la distrofia, il trapianto di cuore e l’afasia non la fermano: si è laureata lo stesso

Torino. Alessia Genovese, 25 anni, è una ragazza sfortunata che, nonostante tutto, non si è ancora arresa. Affetta da una rarissima forma di distrofia muscolare fin da bambina ha studiato lingue, prima al liceo classico e poi all’università. L’8 aprile 2020 il trapianto di cuore e, da allora, il calvario che a dicembre 2020 l’ha portata a subire un danno cerebrale che le ha tolto la parola. La lentissima riabilitazione, poi il desiderio di completare il percorso di studi, l’incitamento video di Alberto Angela, la proclamazione che arriva con 98/110, e finalmente Alessia è dottoressa in Lettere.
A cura di Gianluca Orrù
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Quando la situazione di Alessia si è aggravata, aveva quasi completato il suo percorso universitario. Aveva già consegnato la tesi, mancava un pezzetto di esame, era quasi tutto pronto. "E’ stata convocata per il trapianto l’8 aprile 2020 – racconta sua madre Patrizia Todaro – perché il suo cuore era molto compromesso anche se la cardiopatia è emersa nel 2017".

Poi laurearsi è diventata l’ultima delle priorità, perché Alessia dopo l’intervento ha avuto una serie di disavventure e tracolli:  dalla difficoltà di trovare dei farmaci anti rigetto efficaci alla tromboembolia con tetraparesi e afasia, la perdita della capacità di parlare.

"Alessia, prima dell’intervento di trapianto – prosegue la mamma Patrizia – nonostante le sue problematiche motorie derivate dalla distrofia, ha portato avanti con grande dignità la sua carriera scolastica. Era una ragazza intelligente, che parlava perfettamente lo spagnolo e l’inglese e in modo ottimo anche il portoghese. Al classico aveva studiato latino e greco e ha un animo molto sensibile, interessato alla vita spirituale anche perché i problemi fisici le hanno limitato la vita. Ha anche fatto dei viaggi, sempre con la mia angoscia di fondo. Era giusto che vivesse delle esperienze come se avesse una vita normale, è stata in Spagna Danimarca Germania e Portogallo".

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Alessia è cosciente, ma la sua capacità di parlare è compromessa. "Ci siamo accorti – prosegue il racconto di Patrizia – che riesce a leggere ma non riesce a verbalizzare le parole, e questo per una ragazza come lei che parlava fluentemente 4 lingue è molto doloroso".

Pur nella situazione molto difficile in cui si è trovata Alessia, assistita dalla mamma, dalla nonna e dal fidanzato, ha trovato la forza di completare il suo percorso di studi, approfittando di una sessione straordinaria online, creata per far recuperare agli studenti il tempo perduto durante la pandemia. L'innesco della sua voglia di ricominciare è stato un videomessaggio di Alberto Angela, di cui Alessia è grande fan e che aveva incontrato alcuni anni fa.

"So che non è un momento facile per te – dice Alberto Angela nel suo video di incoraggiamento – e quindi ti chiedo di metterci tutta la forza e tutta la grinta che si vede nel sorriso che avevi quando ci siamo fatti la foto insieme. Io ti penso"

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"Alessia era veramente molto molto contenta – racconta la madre Patrizia – e dopo quel messaggio ha iniziato ad avere un po’ di malinconia e rimpianti per non aver terminato il percorso universitario. Mi ha espresso questo desiderio e abbiamo organizzato tutto in un paio di giorni perché, a prescindere dalla nostra situazione particolare, c’era una sessione online. E’ felice di essersi laureata".

"Non è stata fortunata – spiega il dottor Maurizio Beatrici, direttore della Neuroriabilitazione della Città della Salute di Torino – e ha avuto tutte le conseguenze da manuale di un trapianto di cuore. Abbiamo ripristinato la nutrizione e la deglutizione. Ha ripreso a mangiucchiare ma ha perso tanti chili e la stiamo aiutando sotto l’aspetto nutrizionale, logomotorio e logopedico. Abbiamo anche trovato un modo per farla uscire dall’ospedale e magari tra una decina di giorni lascerà il nostro reparto, seguendo la terapia rieducativa in un centro esterno".

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"Alessia è cosciente – spiega la mamma Patrizia – ma non so dire quali siano i margini di recupero. A dicembre 2020, quando la situazione era più difficile, diceva solo mamma mamma, usando questa parola per tutto. Adesso ne ha aggiunte altre e oggi, per la prima volta, è riuscita a pronunciare il suo nome. Si va avanti alla giornata e si prende quello che viene. Tanto lo fa lei, tanto lo fa il destino."

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