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Alessia e Giulia travolte da un treno a Riccione

Alessia e Giulia travolte da treno, suicidio escluso: ricostruite le ultime ore delle due sorelle

Lo ha stabilito l’inchiesta condotta della Procura della Repubblica di Rimini che ha chiesto quindi l’archiviazione dell’indagine sull’incidente ferroviario avvenuto a Riccione il 31 luglio del 2022 e costato la vita alle due sorelle di 17 e 15 anni.
A cura di Antonio Palma
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Alessia e Giulia Pisanu
Alessia e Giulia Pisanu
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Giulia e Alessia furono investite e uccise dal treno a Riccione per una tragica fatalità perché le due sorelle di 17 e 15 anni non avevano bevuto né fatto uso di stupefacenti né tantomeno hanno messo in atto comportamenti che possono far pensare a un suicidio.

Lo ha stabilito l’inchiesta condotta della Procura della Repubblica di Rimini che ha chiesto quindi l'archiviazione dell'indagine sull'incidente ferroviario avvenuto il 31 luglio del 2022.

"Non sono emersi elementi che potessero far pensare ad un intento suicidario delle due ragazze" ha dichiarato la procuratrice capo, Elisabetta Melotti, al termine dell’inchiesta che ipotizzava il reato di omicidio colposo.

Per arrivare a queste conclusioni gli inquirenti in questi mesi hanno ascoltato tutti i testimoni che erano presenti quel giorno in stazione, compresi i macchinisti del Freciarossa, ma anche analizzato nei minimi dettagli tutti i dati tecnici del treno acquisiti dalla perizia, le conversazioni via chat delle due sorelle nonché i video delle telecamere di sorveglianza.

Elementi che hanno permesso di ricostruire con minuzia gli spostamenti e le ultime ore delle due sorelle originarie di Madonna di Castenaso, nel Bolognese.

Tutti i testimoni che hanno incontrato le due ragazze quel tragico giorno hanno confermato che Giulia e Alessia erano perfettamente lucide e sobrie. Lo hanno detto agli inquirenti ad esempio il ragazzo che avevano incontrato nella discoteca in cui erano andate a ballare la sera prima ma anche l’uomo a cui le due giovani chiesero un passaggio per andare alla stazione.

Un elemento confermato anche dalle chat e dalla telefonata fatta al padre pochi minuti prima di entrare in stazione per rassicurarlo che stavano tornando a casa. I video delle telecamere poi hanno escluso il gesto intenzionale così come l’aggressione di qualcuno ai loro danni.

Da qui la richiesta di archiviazione dell’inchiesta che tra l’altro non aveva mai avuto nessun iscritto sul registro degli indagati. Una richiesta su cui deciderà il Gip ma alla quale la famiglia non si opporrà, come hanno fatto intendere i genitori di Giulia e Alessia.

"Siamo felici di apprendere che le indagini hanno escluso l'uso di alcol e di droga, così come hanno escluso il suicidio", ha dichiarato l'avvocato Roberto Senis al quale si è affidato il padre di Giulia e Alessia. "Su questa vicenda si è detto molto e a sproposito, i commenti cattivi sui social e le illazioni. Il papà era certo che Giulia e Alessia non avessero bevuto o fatto uso di droga, oggi le indagini lo confermano" ha concluso il legale.

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