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Al cimitero non c’è spazio, a Palermo bara in salotto da 10 giorni: la denuncia dei familiari

“Pensavamo che si trattasse solo di uno o due giorni al massimo, giusto il tempo di trovare lo spazio presso il deposito del cimitero” ha denunciato la signora Giusy La Mantia. Dal comune del capoluogo siciliano però smentiscono la sua ricostruzione perché, nonostante le difficoltà delle sepolture al cimitero dei Rotoli, gli ingressi al deposito del cimitero continuano.
A cura di Antonio Palma
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Al cimitero di Palermo non c’è più spazio per nuove sepolture e così una donna è costretta a tenersi in casa la bara con la madre morta da giorni. La denuncia arriva dalla signora Giusy La Mantia che, dopo una prima richiesta di tenersi la bara in casa accolta senza particolari preoccupazioni, ora è esasperata. Come ha rivelato lei stessa al Giornale di Sicilia, infatti, la situazione è andata avanti molto più tempo del previsto e sono ormai oltre dieci giorni che la bara resta ferma in salotto con tutte le conseguenze del caso. "Mia mamma è deceduta nella notte del 19 febbraio, abbiamo subito avvertito l'impresa funebre per l'organizzazione delle esequie e non ci saremmo mai aspettati che potesse succedere una situazione come quella che stiamo vivendo” ha denunciato la donna.

Tutto è nato quando la famiglia ha chiarito di non avere una tomba di proprietà per la sepoltura della defunta. Così, subito dopo i funerali ai parenti è stato comunicato che la salma doveva essere custodita in deposito a casa perché al cimitero di Santa Maria dei Rotoli non c'è più spazio. “Inizialmente, non ci siamo preoccupati della questione perché pensavamo che si trattasse solo di uno o due giorni al massimo, giusto il tempo di trovare lo spazio presso il deposito del cimitero", ha rivelato la donna, aggiungendo: "Vedevamo anche il lato positivo della cosa. Era un po' come avere nostra madre sempre vicina. Avevamo visto tante scene impietose della situazione di emergenza al cimitero e pensavamo che il deposito domestico, prima della sepoltura, fosse persino una soluzione più dignitosa".

Bare in attesa di sepoltura al cimitero di Palermo.
Bare in attesa di sepoltura al cimitero di Palermo.

Passati i primi giorni però pare che dal cimitero nessuno si sia fatto vivo nonostante i tentativi di contatti da parte dei familiari della donna scomparsa e così la bara è rimata in casa. “Noi familiari, abbiamo proposto diverse soluzioni come il deposito presso altri cimiteri ma ci è stato detto che non è possibile per la situazione di emergenza" ha spigato la signora Giusy La Mantia, concludendo: “Non c'è spazio da nessuna parte, sembra che in questa città, non ci sia rimasta nemmeno la possibilità di morire. Oltre al dolore la beffa. Il desiderio di mia madre era quello di riposare insieme a tutti i suoi cari che si trovano al cimitero dei Rotoli. Vogliamo rispettare la sua volontà ma ci rendiamo conto che quella che dovrebbe essere la normalità, ovvero il diritto ad una degna sepoltura, è diventata una difficoltà insormontabile. Ed è questo quello che ci fa più rabbia. Ieri avrebbe compiuto novantanove anni. Ci fa sorridere il fatto che potrà festeggiare il suo compleanno in casa".

Dal comune del capoluogo siciliano però smentiscono l’impossibilità di accedere al cimitero per il deposito della bara. L’amministrazione nega che una situazione di questo tipo possa essere possibile perché, nonostante le difficoltà delle sepolture al cimitero dei Rotoli, gli ingressi al deposito del cimitero continuano. Da mesi infatti nel cimitero palermitano sono centinaia le bare in attesa in deposito per mancanza di tombe. Due settimane fa il sindaco Orlano, per tentare di frenare l’emergenza, ha dato il via libera a un nuovo provvedimento che dispone l’avvio di un’attività straordinaria di estumulazioni di feretri sepolti al cimitero dei Rotoli da più di 25 anni in modo da creare muovo spazio.

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